Assegnati a Copertino i beni confiscati alla criminalità organizzata: ecco i progetti

Pubblicata a Copertino la graduatoria per l’assegnazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata. La soddisfazione del sindaco Sandrina Schito e dell’assessore Laura Alemanno

I beni confiscati alla mafia nel comune di Copertino sono stati assegnati e l’Amministrazione ha reso subito nota la graduatoria. Già, perché una volta che ai criminali sono state tolte le ricchezze immobiliari si apre tutto un lungo iter che è finalizzato alla restituzione sociale di quelle strutture al fine di trasformare uno strumento di ricatto sociale in uno strumento di riscatto.

Gli amministratori della città del Santo dei Voli comunicano che l’immobile di Piazza della Resistenza è stato attribuito all’Associazione Adsum che si occupa di formazione professionale, mentre i terreni sottratti alla criminalità organizzata sono stati dati alle Acli Puglia, che daranno vita ad un progetto per promuovere l’apicoltura. Un progetto che vedrà il diretto coinvolgimento delle imprese locali che operano nel settore, al fine di garantire un’opportunità lavorativa a quanti si trovano in difficoltà.

«Siamo fieri di poter annunciare la pubblicazione della graduatoria finale dell’avviso per la concessione a titolo gratuito ex art. 48 del D.Lgs. 159 del 2011 “Codice Antimafia” a favore di soggetti privati dei beni confiscati alle mafie di proprietà del Comune di Copertino. L’amministrazione – afferma il sindaco, Sandrina Schito – crede convintamente nel vantaggio per la collettività derivante dall’assegnazione a fini sociali dei beni confiscati, anche per il valore educativo che consegue dal recupero e dal riuso di beni sottratti alle mafie e restituiti alla comunità, per promuoverne lo sviluppo sociale ed economico, a beneficio di tutti».

L’immobile di Piazza della Resistenza è stato dunque attribuito all’Associazione Adsum che porterà avanti servizi di welfare e innovazione sociale. Sarà istituito uno sportello d’ascolto per la cittadinanza e uno spazio di co-working e si terranno laboratori didattici e atelier digitali, percorsi formativi e teatro sociale.

«Abbiamo voluto fare dei beni confiscati alle mafie assegnati alla nostra città risorse per la rigenerazione sociale di Copertino – afferma Laura Alemanno, assessore con delega alla Programmazione –. Con questo avviso abbiamo inteso mettere a valore i beni confiscati per trasformarli da simbolo del potere dell’anti-stato in risorse per un’intera comunità. Per questa ragione, abbiamo chiesto a enti e associazioni di presentare un’idea progettuale che potesse dare un contributo alla crescita economica, sociale e culturale della nostra città».

(La foto di Copertina è di Beppe Mele)



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