Incredibile a Copertino, va in scena il gioco dell’oca dei tamponi. E in 20 tornano in quarantena

Il grave racconto dell’episodio sulla pagina Facebook dell’ex consigliera comunale Anna Inguscio. Venti operatori sanitari sono dovuti ritornare in quarantena a causa di un errore di convocazione

Se la situazione non fosse di una gravità inaudita ci si potrebbe anche ridere su. Ma da ridere c’è ben poco vista la tragicità del momento e l’impressione che si ha è che qualcuno dovrà ben spiegare ciò che è accaduto nei giorni scorsi all’ospedale di Copertino alle autorità sanitarie regionali e non. Mentre si combatte contro il coronavirus con tutte le forze che si hanno, nella città del Santo dei Voli si commette un errore madornale che potrebbe avere gravi conseguenze.

Il racconto viene dalla pagina facebook di Anna Inguscio, donna impegnata nel sociale a Copertino e consigliera di opposizione a Palazzo di città dal 2014 fino al 2019.

In buona sostanza si è realizzato il gioco dell’oca dei tamponi: tutti sono tornati al via per un nuovo ciclo di quarantena! Incredibile. Ma andiamo con ordine.

Sostanzialmente è accaduto questo.  All’ ospedale di Copertino, a causa di una serie di positività al coronavirus, molti operatori sanitari sono stati messi in quarantena per 14 giorni. Ma, errore incredibile, non sono stati convocati uno alla volta per la verifica della negatività o della positività al covid-19. Sono stati chiamati tutti insieme e tutti insieme sono stati fatti stazionare nel corridoio. Triste sorpresa quando ci si è accorti che uno di loro era positivo e quindi tutti gli altri sono dovuti nuovamente tornare a casa in quarantena, per altri 14 giorni con la speranza di non essersi contagiati dopo averla scampata la prima volta.

«in questo momento tutto mi sarei aspettato – scrive Anna Inguscio – tranne il gioco dell’oca dei tamponi. Tutti gli operatori sanitari che sono stati sottoposti al tampone in data 18 marzo 2020 sono ritornati in quarantena perché sono stati in contatto con un collega risultato positivo al covid-19. Non si possono convocare 20 persone tutte allo stesso orario e ammassarli in corridoio. Ma si può continuare a commettere ancora tali errori? questa è cialtroneria. Qualcuno spieghi l’accaduto ma lo spieghi bene!!!»



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