La Puglia torna zona gialla, la pioggia batte in ritirata, le prime luci natalizie vengono accese e nel giorno della festa dell’Immacolata Lecce torna a brulicare di gente.
Fin dalle prime ore della mattinata oggi, infatti, il capoluogo salentino è tornato ad aprirsi a tutti e, soprattutto nel pomeriggio, le vie del centro erano incontenibili. Traffico, pedonale e automobilistico, come non si vedeva da tempo.
Ad essere state prese d’assalto sono state per lo più le vie dello shopping, via Trinchese su tutte, ma anche Piazza Mazzini e davanti ai principali punti vendita del centro creare situazioni di assembramento è diventato pressoché ordinario.
Tutto lecito, ma anche inopportuno. E sulle pagine social il sindaco Carlo Salvemini annuncia il pungo duro.
“Era tutto prevedibile – scrive il primo cittadino. Ma con un’epidemia in corso situazioni come queste aumentano i fattori di rischio nella trasmissione del virus. Un lusso che non possiamo in alcun modo consentirci, se teniamo conto che siamo alla vigilia dell’arrivo dell’influenza stagionale. Una variabile molto temuta da medici virologi, epidemiologi. La cosiddetta terza ondata, con la quale non vogliamo misurarci.
Questa settimana – spiega Salvemini – è convocato in Prefettura il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Le scene di questi giorni richiamano le autorità al dovere di prendere in esame eventuali provvedimenti di prevenzione dal rischio di assembramenti impropri. Le soluzioni non sono nè semplici nè indolori, purtroppo.
Ma questo tempo complicato non consente sottovalutazioni e imprudenze. Semmai il massimo della responsabilità, della consapevolezza, della lucidità. Il destino è nelle nostre mani. Se non ci mostriamo capaci di fare buon uso di questa limitata libertà accordataci ci faremo male da soli”, conclude.
