Uno dei lati positivi del lockdown non è stato soltanto quello di mettere un freno al contagio da Covid-19, ma tra i vari benefici c’è stato anche quello legato ad una sorta di purificazione dell’aria che respiriamo.
Fabbriche chiuse, attività spente e traffico al minimo in ogni città: questi gli ingredienti che hanno portato la soglia dell’inquinamento ai minimi termini. Dopo circa due mesi di chiusura in casa, però, la Fase 2 ha, di fatto, riacceso i “forni” di industrie, aziende e mezzi di trasporto che, in poche ore, hanno riportato in alto le asticelle dello smog.
Ma non solo. La Fase 2 è quella della convivenza con il virus, quindi le parole d’ordine sono distanziamento sociale, metro di lontananza e no assembramenti. Ecco perché in molti stanno optando per spostamenti autonomi, in auto o in moto, senza salire su mezzi pubblici, temendo il contagio.
Questo aspetto prende una parte sostanziale dell’imminente Decreto Rilancio (le misure, cioè, con cui il Governo si appresta a mettere mano all’economia in questa ripartenza) e una delle voci più attese è quella del “Bonus Bici”.
Di cosa si tratta? Fino a 500 euro per l’acquisto di biciclette, monopattini elettrici, segway, hoverboard e monowheel: un incentivo alla mobilità sostenibile, verde, soprattutto nelle aree italiane più popolose.
Un bonus valido e utilizzabile fino al 31 dicembre 2020 e che nella bozza del Decreto viene pensato per le aree metropolitane e per le città con popolazione superiore ai 50.000 abitanti.
In Salento, quindi, la città di Lecce (oltre agli altri capoluoghi Brindi e Taranto) potrebbe svoltare verso un nuovo concetto di mobilità agile.
Come funziona?
Nella bozza del Decreto Rilancio si legge che per l’anno 2020 sono previsti incentivi per le forme di mobilità sostenibile alternative al trasporto pubblico locale. In particolare, “ai residenti maggiorenni nelle Città metropolitane, ovvero nei Comuni con popolazione superiore a 50.000, abitanti è riconosciuto un ‘buono mobilità’ pari al 70% della spesa sostenuta e comunque non superiore a euro 500, a partire dalla data di entrata in vigore della disposizione e fino al 31 dicembre 2020, per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, nonché di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, quali segway, hoverboard, monopattini e monowheel ovvero per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture. Tale ‘buono mobilità’ può essere richiesto per una sola volta ed esclusivamente per una delle destinazione d’uso previste”.
A chi spetta?
Possono richiederlo tutti i cittadini maggiorenni e residenti nelle città con almeno 50mila abitanti. Dunque, non potranno beneficiarne pendolari, studenti e lavoratori fuorisede che abbiano residenza diversa dal luogo in cui studiano o lavorano.
Per quali spese?
Il bonus è spendibile sugli acquisti di biciclette, biciclette elettriche, a pedalata assistita, segway, hoverboard, monopattini e monowheel. Mezzi di locomozione agili, verdi e dallo scarso impatto sul traffico. Attenzione però: ogni cittadino può essere destinatario della misura solo una volta, quindi non può essere richiesto per più di un acquisto. Il buono sarà valido dall’entrata in vigore dell’imminente decreto fino a fine anno.
A quanto ammonta?
In molti credono di ricevere la somma esatta di 500 euro. Non è così. Il bonus, infatti, è pari al 70% della spesa sostenuta e non può essere superiore a euro 500. Per esempio: con l’acquisto di una bicicletta da 600 euro, avrò indietro il 70% della spesa sostenuta, e quindi 420 euro.
Come richiederlo?
Nella bozza ancora non si spiega chiaramente come potrà essere richiesto il bonus. Si vagliano, quindi, due ipotesi: il beneficiario del bonus potrà chiedere il rimborso dopo l’acquisto del mezzo, presentando la richiesta con allegato lo scontrino fiscale. Oppure, potrà essere direttamente il commerciante ad applicare lo sconto e recuperare la differenza presentando i documenti di vendita. Questo aspetto verrà chiarito definitivamente nel Decreto.