Se dobbiamo passare più tempo in casa ‘vestiamola’ di Natale. L’idea per questi giorni difficili

Perché aspettare dicembre per gli addobbi del Natale nelle nostre case e per allestire quell’albero che porta gioia soprattutto nei più piccoli? L’iniziativa dell’Associazione Anna e Valter per chiudere questo 2020 con più serenità

Perché aspettare dicembre per gli addobbi del Natale nelle nostre case e per allestire quell’albero che porta gioia soprattutto nei più piccoli? Se le restrizioni per combattere il Coronavirus ci costringono a passare più tempo in casa e se le notizie che ci assalgono dall’esterno non contribuiscono a metterci di buon umore, proviamo ad invertire la rotta, a fare qualcosa che dia serenità alle nostre famiglie. Da dove partire? L’associazione Anna e Valter lancia l’idea! Partiamo da noi, partiamo dalle nostre case, partiamo dalle nostre famiglie.

«Considerando che il 2020 ha cambiato gran parte delle nostre abitudini e della nostra vita, in questi giorni difficili per la nostra Italia e per la nostra comunità di Lecce, come associazione abbiamo pensato che possiamo almeno trarre un piccolo beneficio da questa situazione! Natale dovrebbe esserci ogni giorno, quell’albero luminoso, pieno di colori dovrebbe esser sempre presente in ogni casa, in tutte quelle case che rischiano di vedere la gioia tramuta in tristezza, in rabbia, in scoramento quando pensi di non farcela e l’alba del giorno dopo ti sembra un miraggio. Guardare l’albero fa sognare, ti fa sentire bene, ti fa sentire un bambino per sempre, porta gioia e armonia a grandi e piccoli! Abbiamo l’obbligo in questo momento di stare a casa, inutile girarci intorno, l’unico vero medicinale per sconfiggere questa pandemia è cercare di trasformare questa triste necessità in una miccia che accenda la serenità familiare!».

A parlare è Alfredo Fiorentino, il presidente dell’associazione Anna e Valter, un’associazione nata in ricordo della nonna e del padre scomparsi, un’associazione che durante il periodo del lockdown si è contraddistinta, insieme a tante altre, per le azioni di volontariato, per il sostegno alle famiglie in difficoltà, per la consegna di tanti, tantissimi pacchi alimentari. Un’associazione che ha continuato con la solidarietà civica anche dopo la fine della chiusura. Chi parla, insomma, non è qualcuno che vuole banalizzare un momento difficilissimo per l’economia e per i bisogni delle famiglie con la retorica dei buoni sentimenti. Anzi.

Ma vedere ciò che può darci serenità in un momento difficile significa pensare al futuro, significa cercare di tenere insieme ciò che rischia di scollarsi. Nella società come in famiglia. Natale sembra quasi darci un suggerimento, un’occasione per dirla alla Eugenio Montale. Anticipiamo i tempi, diamo ai più piccoli l’immagine di un mondo che non spegne le luci calde ma le accende.

«La nostra idea vuole essere un appello di sensibilizzazione verso tutti i cittadini salentini e non: portiamo il Natale nelle nostre case, non aspettiamo dicembre quando qualcosa di bello si può fare molto prima, le abitudini sono fatte per essere cambiate, Chiediamo l’aiuto agli amici di Leccenews24; portiamo nelle nostre case il Natale, quella festa di rinascita che ci aiuterà a spazzare questo 2020 e con lui la pandemia!».



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