Il prelievo multiorgano di un 60enne si è concluso, nella notte, con successo all’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. La famiglia dell’uomo, vittima di ischemia cerebrale, sono stati protagonisti di un grande atto di generosità, acconsentendo alla donazione degli organi del loro caro.
I medici hanno potuto prelevare reni, fegato e cornee, che saranno trasferiti al Centro Regionale Trapianti di Bari.
La normale procedura di prelievo degli organi vede una serie di step consecutivi che vanno dal periodo di osservazione per dichiarare l’avvenuto decesso alla donazione effettiva. L’uomo, dopo essere stato colpito dall’ischemia, è stato tenuto in osservazione per 24 ore fino a quando i medici non hanno dichiarato la morte cerebrale. Nel caso specifico, il 60enne non aveva espresso consenso esplicito per la donazione.
Come diventare donatori
Cinque sono i modi per diventare donatori di organi, in mancanza dei quali saranno i familiari del defunto a poter decidere. Al momento del rilascio o rinnovo della carta di identità, si può comunicare la propria decisione presso gli uffici anagrafe del proprio Comune o compilare un modulo apposito presso la Asl di riferimento. Ancora, si può richiedere il tesserino da donatore al Ministero della salute (la donor card), o compilare l’atto olografico dell’Associazioni Italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule (AIDO). Infine, si può esprimere la volontà di donare lasciando qualche riga scritta di proprio pugno.
In mancanza di un suo consenso esplicito, la decisione dei familiari dell’uomo ha permesso all’équipe medica leccese di prelevare reni e cornee. Del fegato si sono occupati, invece, degli specialisti del Policlinico di Bari. Gli organi saranno donati a pazienti in lista d’attesa di un trapianto, che potrebbe anche essere decisivo per la loro vita.
Il gesto dei familiari è segno di grande umanità verso tutti quei pazienti che probabilmente non incontreranno mai.
Cresce la solidarietà
La donazione di ieri è la seconda effettuata nell’Ospedale di Lecce dall’inizio dell’anno. La Direzione Strategica della ASL Lecce, nell’esprimere profondo cordoglio ai familiari, sente di doverli ringraziare in modo particolare perché grazie al loro esempio, frutto di un grande dolore, è possibile accendere una nuova speranza di vita in altre persone.
