Dudù in giro per negozi? Lo puè² fare, la legge lo consente

La polemica era divampata nei giorni scorsi quando la direzione della Coop di Surbo aveva vietato ad una coppia di coniugi leccesi di entrare nel colosso commerciale in compagnia del proprio cane. Dura presa di posizione dell’Assessore Andrea Guido:«Se li cacciano, chiamate i Vigili Urbani»

Lecce. Nessuno vi può mettere alla porta se entrate in un esercizio commerciale accompagnati dal vostro fido animale a 4 zampe «Lo prevede il Manuale di Corretta Prassi Operativa per Ristorazione, Gastronomia e Pasticceria. Il divieto posto dalla Coop di Surbo – dice Andrea Guido – si può riferire solo ai reparti alimentari e non alla galleria»
 “Nessun commerciante può vietare l'ingresso ai cani accompagnati dai loro padroni e provvisti di guinzaglio e museruola”. Sulla polemica dei giorni scorsi avvenuta nel comune di Surbo, però, interviene l’assessore all’Ambiente di Lecce, Andrea Guido. L’esponente della Giunta Perrone fa chiarezza in merito al divieto stabilito dalla direzione della Coop di Surbo relativo all’accesso degli animali domestici .
“La legislazione italiana e quella comunitaria  – dichiara Guido – vietano l’ingresso agli animali domestici esclusivamente nei luoghi in cui si preparano, manipolano o si conservano alimenti ma lasciando facoltà al titolare/gestore di consentirne o meno l’accesso in tutte le altre aree di esposizione di alimenti protetti, comprese quelle destinate alla cessione di prodotti preincartati.”
Ciò è previsto dal regolamento comunitario di riferimento (Reg. CE 852/2004) e dal Regolamento nazionale di Polizia Veterinaria del lontano 1954.
Pertanto a detta dell’assessore leccese i cittadini che sono soliti andare a passeggio, anche per negozi, accompagnati dai loro animali domestici possono dormire sonni tranquilli: se dovessero trovarsi nella condizione di essere invitato ad uscire da un locale perché in compagnia del proprio amico a 4 zampe, possono tranquillamente segnalarlo ai vigili urbani i quali si preoccuperanno di far rispettare la legge”.
Di più: per gli esercenti che insistono a mettere alla porta i clienti con cane al seguito, secondo l’assessore leccese, si potrebbe delineare l'eventualità di una denuncia per mancato rispetto delle disposizioni di legge.
E giacché ci siamo il discorso scivola anche sull’imminente arrivo dei turisti estivi nella nostra città. Una fetta importante di essi si muove soltanto se accompagnata dal proprio cane o dal proprio gatto. Prevedere un’adeguata accoglienza, significa offrire un migliore servizio tursistico.
“Lo scorso ottobre – ha fatto sapere Andrea Guido – in occasione dell’ultima giornata di Host, la Fiera Internazionale dell’Ospitalità Alberghiera, è stato presentato dalla Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) il Manuale di Corretta Prassi Operativa per Ristorazione, Gastronomia e Pasticceria. Il manuale contiene anche nuove disposizioni legate all’accesso dei cani all’interno di bar, locali e ristoranti; i cani, accompagnati dai loro padroni e provvisti di guinzaglio e museruola, hanno libero accesso nei pubblici esercizi in genere, in linea con le disposizioni europee in materia a cui anche l’Italia pian piano si sta adeguando. Si è stabilito finalmente che non ci sono motivi igienici per impedirne l’accesso, con la sola eccezione, ovviamente, dei locali in cui si cucina o si preparano alimenti e bevande. Ma, a parte questa restrizione, frutto anche di buon senso, dallo scorso ottobre Fido non deve più stare in mezzo a una strada in attesa del suo padrone, così come avviene in tutta Europa già dal 2004”. 
Il manuale – conclude Guido – è stato redatto con il Ministero della Salute e dunque rispetta tutte le disposizioni di legge. Non solo. Queste nuove direttive hanno il potere di superare gli eventuali divieti stabiliti dalle ordinanze comunali. E per questo dovrebbero anche essere rimossi i cartelli «Qui io non posso entrare»” .