Arrivati alla metà di maggio, l’incertezza per i tanti studenti ormai prossimi agli esami di terza media e di maturità è enorme. A causa dell’emergenza sanitaria, infatti, i tanti ragazzi rimasti a casa secondo le disposizioni dei vari dpcm degli ultimi mesi sono molti e per loro non sembra esserci un futuro certo. Le soluzioni proposte dalla Ministra in quota 5 Stelle Lucia Azzolina non sono state chiarissime negli scorsi mesi e non sembrano aver convinto alcuni degli alleati di governo, tanto meno le opposizioni.
Come ogni anno, infatti, verso la fine di febbraio, “il Ministero all’Istruzione emana un’ordinanza che regola e disciplina lo svolgimento degli esami di Stato”. Non sorprende che 2020 sia diverso, data l’emergenza del tutto imprevista. Se i ritardi e l’impreparazione erano giustificabili all’inizio della crisi sanitaria da Covid-19, adesso, è il tempo di agire concretamente e puntualmente. Ad intervenire sulla questione scuola è il commissario regionale di Forza Italia, Mauro D’Attis insieme al vicecommissario Dario Damiani e la responsabile regionale Dipartimento Scuola Filomena D’Antini.
“Ad oggi – dicono una nota – il governo Conte colleziona un ennesimo ritardo e né i docenti né gli studenti hanno idea di come si svolgeranno quest’anno le prove. Al di là della “politica di Facebook”, delle dichiarazioni, delle trasmissioni tv, questo governo brancola nel buio ed ora è si è anche incartato da solo. Infatti, per firmare l’ordinanza bisogna attendere l’approvazione del decreto Scuola”.
“Il decreto in questione, però, è ancora al vaglio del Senato e molto probabilmente, per accelerare i tempi e riuscire ad approvare tutto entro fine maggio, l’esecutivo opterà, ancora una volta, per il voto di fiducia. Ciò, chiaramente, legando le mani al Parlamento che, con la fiducia, sarà costretto a votare il provvedimento senza proporre modifiche. Eppure, parliamo di una materia molto delicata e importante che merita il contributo di tutti. Ma la prassi seguita dal governo, ormai, è sempre la stessa… con i risultati che tutti conosciamo”.
