Le strade di Martano si tingono di rosso nel nome di donne esempio di coraggio e ribellione contro la violenza

Si intitola “le strade libere le fanno le donne che le attraversano”, l’evento che andrà in scena a Martano in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

«Le strade libere le fanno le donne che le attraversano». È questo lo slogan dell’iniziativa che andrà in scena a Martano, nel cuore della Grecìa salentina in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Dal 25 novembre le strade della cittadina si tingeranno di rosso nel nome di donne che sono state un esempio di coraggio e ribellione contro la violenza, in tutte le sue drammatiche sfaccettature, e la discriminazione.

Il comune di Martano si schiera in prima linea a difesa delle donne

15 donne simbolo abiteranno le vie e le piazze del centro per ricordare che la violenza, non solo quella fisica, va contrastata e sconfitta in tutte le forme meschine in cui essa può manifestarsi. Donne coraggiose e ribelli che hanno detto no e che si sono opposte ad uno schiaffo, ad un matrimonio non voluto, alla mancanza di diritti, alla privazione di tutte le libertà, alla violenza della guerra, alle convenzioni sociali.

Partendo dall’esempio delle sorelle Mirabal, le “farfalle” (Mariposas) uccise per aver osato criticare apertamente la tirannia di Rafael Leonidas Trujillo, nella Repubblica Dominicana. Tre coraggiose “rivoluzionarie” alle quali le Nazioni Unite hanno legato la ricorrenza del 25 novembre passando per Franca Viola, la prima donna italiana ad aver rifiutato il matrimonio riparatore .

Non poteva mancare Emily Davison, suffragetta inglese pioniera del movimento femminile per la completa emancipazione della donna.

Donne che hanno combattuto per una “libertà” che, ancora oggi, in un mondo in cui ci si interroga se l’abito possa giustificare il carnefice, si ha la sensazione che non siano state conquistate del tutto. Donne che hanno raggiunto traguardi importanti, partendo da singole esperienze personali.

Ci saranno Marie Laguerre e Noura Hussein, che si sono opposte a forme diverse di molestie e violenze, ma anche Anna Kuliscioff, pioniera del femminismo italiano, Teresa Meroni operaia e sindacalista che si oppose alla Prima Guerra Mondiale, Rosa Louise Parks, la madre nel mondo del movimento per i diritti civili e Inkosi Kachindamoto, donna africana impegnata contro i matrimoni tribali di bambini e bambine. E Teresa Galli, prima vittima del fascismo in Italia.

Ci sono consuetudini che diamo per scontate, ma che sono frutto di conquiste piccole e grandi che donne ribelli con coraggio e determinazione hanno ottenuto, come il desiderio ardente di nuotare liberamente a mare di Annette Kellerman, o correre una maratona, come il sogno che ha guidato il coraggio di opporsi alle convenzioni esistenti di Kathrine Switzer.

Il programma

L’appuntamento con l’evento, fortemente voluta da Giulia Durante, Consigliera alle Pari Opportunità del Comune di Martano e realizzata insieme a tutta l’Amministrazione Comunale, è per domenica 25 novembre alle ore 11.00 . Con il coinvolgimento delle donne martanesi, delle realtà associative locali e con il prezioso contributo dei ragazzi e delle ragazze del CCRR di Martano inizierà il “viaggio” tra le strade delle donne con le loro storie e testimonianze. Un esperimento di toponomastica di genere, quello di «le strade libere le fanno le donne che le attraversano».

No alla violenza

Alla violenza bisogna sempre dire di no, come ci insegnano i ragazzi e le ragazze del CCRR di Martano: l’amore rende felici e riempie il cuore, non rompe le costole e non lascia lividi sulla faccia, la violenza non è forza ma debolezza e tutti uniti possiamo dire no alla violenza sulle donne!



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