L’amore nascosto allo sguardo ‘de lu tata’. La filastrocca romantica di Miriam Perrone

Nella settimana di San Valentino, Miriam Perrone racconta il corteggiamento negli anni passati quando bisognava nascodere lo sguardo dell’innamorato al papà geloso

L’amore esiste da sempre. Le sue mille sfumature hanno ispirato libri, film, canzoni, favole e tragedie. E ne sono nati capolavori. Quante storie si potrebbero raccontare su questo sentimento che rende inspiegabilmente felici o fa soffrire se non corrisposto, che tormenta, che comporta gioie, rinunce e sacrifici, che ti cambia. Molti sostengono, invece, che sia l’amore ad essere cambiato con i tempi.

Non ci sono più gli sguardi scambiati di nascosto, i baci rubati e quelli concessi lontano da occhi indiscreti. Non ci sono più i biglietti d’amore che sfuggivano al controllo dei genitori, né gli appuntamenti a cui si andava ‘accompagnati’. Oggi, con i social, le spunte blu e tanti tabù caduti, l’amore sembra diverso. Non sarà quello di Romeo e Giulietta, di Akhenaton e Nefertiti, né quello di Frida Kahlo e Diego Rivera. Non sarà l’amore di Dante per Beatrice o quello di Ulisse e Penelope. Ma c’è stato, c’era e ci sarà sempre. E continuerà a far sognare.

Tre carusi sulla vespa,
cunsumavane la strata ti casa mia, ogni espra…
A retu na porticeddra,
iou e le amiche li spittamme,
cu sintimu dru brividu ca ni passava a ‘rretu la cuteddra…
Na vardata bastava, cu te ticiane ca ieri na fimmina beddra..
Le parole erane bessere picca,
perché maisia lu tata cu ti zzicca!

Traduzione
Tre giovani sulla vespa
consumavano la strada di casa mia, ogni tardo pomeriggio.
Dietro ad una porticina
io e le mie amiche li aspettavamo,
per sentire quel brivido che ci passava dietro la schiena.
Bastava uno sguardo per farti capire che eri una donna bella e desiderata.
Le parole dovevano essere poche,
casomai ci sorprendeva papà!

Foto di copertina: www.torrevado.info



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