Incidente dopo il turno di lavoro, l’Ugl scrive alla Prefettura: ‘turni massacranti per i vigilantes. Subito un Tavolo’

Mentre restano stazionarie le condizioni della guardia giurata che nella tarda serata di ieri è stato coinvolto in un sinistro stradale a bordo della sua auto di servizio, torna il tema della sicurezza sui posti di lavoro. Per Donato Mazzeo della Ugl ‘serve un tavolo permanente’.

Poteva andare decisamente peggio, ma per fortuna le condizioni della guardia giurata rimasta coinvolta nel sinistro stradale nella tarda serata di ieri non destano particolari preoccupazioni. L’uomo aveva da poco superato Salice Salentino quando improvvisamente ha perso il controllo della sua autovettura – o meglio, l’auto di servizio data in dotazione alle guardie giurate – finendo la sua ‘pazza’ corsa contro un ostacolo posto al ciglio della strada.
 
Per lui, che aveva appena terminato il suo turno di ronda notturna, è stato quindi disposto il trasferimento d’urgenza presso l’ospedale di Lecce, il ‘Vito Fazzi’, ricoverato in gravi condizioni in Neurochirurgia e con il rischio paralisi.
 
Le sue condizioni, come detto, restano gravi, ma non sono peggiorate, tuttavia inevitabilmente l’incidente ha fatto molto rumore negli ambienti della vigilanza privata. Poche ore dopo il sinistro, infatti, i colleghi dell’uomo, una volta sinceratisi delle condizioni dell’uomo, si sono domandati come il tutto sia potuto accadere. Nessuna risposta, nessuna certezza al momento, ma più di qualcuno mette sotto accusa i turni di lavoro definiti ‘massacranti’ a cui le guardie sono quotidianamente sottoposte.
 
Tra questi c’è anche Donato Mazzeo, referente provinciale della Ugl, che tiene a sottolineare come “non sappiamo ancora con precisione come l’incidente sia potuto accadere e al nostro collega esprimo a nome di tutti in sincero in bocca al lupo e un augurio di pronta guarigione. Tuttavia l’episodio non deve essere sottovalutato e, anzi, offre l’ennesima opportunità per mettere in rilievo le condizioni in cui sono costretti a lavorare gli operatori degli istituti di vigilanza privata”.
 
Da tempo, infatti, Mazzeo e tutta l’Ugl lancia campanelli d’allarme, come in questo caso: “le guardie giurate sono sottoposte a turni massacranti, mancati riposi, orari di lavoro che sfiorano le 13 ore e il tutto perché le gare bandite vengono aggiudicate secondo il criterio del massimo ribasso. Che cosa vuol dire? Che se il costo medio orario per una guardia in servizio è di circa 22 euro, le gare vengono vinte da chi offre 15, 14 o addirittura 13 euro all’ora. Un’anomalia incredibile che fa capire in che condizioni tutti noi siamo costretti a operare.
 
Più volte abbiamo fatto appello alle istituzioni affinché il tutto possa tornare nella norma ma al momento c’è un silenzio assordante. Ecco perché nei prossimi giorni provvederemo a recapitare una nuova missiva alla Prefettura chiedendo la costituzione di un Tavolo Tecnico Permanente: la situazione va risolta”.
 
Per Donato Mazzeo le falle nel sistema sono tante: “oltre ai turni, c’è un forte stress a cui quotidianamente siamo sottoposti. Stress dovuto alla forte pressione che le aziende ci impongono, dovendo coprire un’area di controllo che spesso sfiora i 300 chilometri, controllati anche da un Gps installato sulle nostre vetture. E a proposito di vetture, anche queste versano in condizioni di fatiscenza e non so davvero come facciano annualmente a superare la revisione. Tutto questo si riverbera sui lavoratori che conseguenze troppo spesso gravi. Oltre al danno c'è anche la beffa – conclude – perchè in molti casi gli stipendi vengono pagati con estremo ritardo se non addirittura saltati'.
 
Da registrare anche il commento di Giovanni Vita, Responsabile Provinciale di SinalvCisal Lecce che chiosa: “più volte ho presentato denunce verso tutte le Autorità competenti per le varie violazioni e turni delle Gpg che svolgono. Denunce presentate anche alla Procura della Repubblica, ma sono tutte finite nel cestino della spazzatura e questo è il risultato. Purtroppo sembrerebbe che gli Istituti di Vigilanza siano autorizzati ad usare i lavoratori per carne da macello. Mi domando tutte le mie denunce che fine hanno fatto. ad oggi nessuna risposta da parte delle Autorità competenti”.