Giornata della Memoria, anche il Salento ricorda il 27 gennaio 1945

Il 27 Gennaio del 1945 ci fu la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz. Anche il Salento si mobilita per celebrare la “Giornata della Memoria” istituita per commemorare le vittime dell’Olocausto.

Il 27 Gennaio del 1945 ci fu la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz. Un luogo nel quale si sono scritte le pagine più brutte della storia. Serve ricordare quel giorno, a distanza di ben 73 anni, affinché quanto vissuto dai tantissimi cittadini ebrei lasci immaginare alle giovani generazioni le sofferenze vissute e, di conseguenza, lavorare assieme per contrastare ogni focolaio d’odio esistente. Il Giorno della Memoria, in programma oggi, 27 Gennaio, è di fatto una ricorrenza internazionale istituita per commemorare le vittime dell’Olocausto. 

Le iniziative non mancano, nel Salento, dando un lodevole segnale di partecipazione alla giornata.

Le sigle Spi e Flc della Cgil, assieme all’Iiss “De Viti De Marco” di Casarano ricordano il dramma della Shoah attraverso l’evento intitolato “Mai dimenticherò”. Docenti, pensionati e studenti si sono riuniscono per ricordare l’assurda tragedia della Shoah e per tracciare un bilancio dell’esperienza fatta a novembre sui luoghi dell’olocausto.

L’iniziativa giunge a compimento di una collaborazione più ampia tra Spi e Iiss De Viti De Marco, grazie alla quale è stato possibile organizzare un viaggio a Cracovia lo scorso mese di novembre (visita al ghetto ebraico, al museo “Fabbrica di Schindler”, all’ex lager di Auschwitz-Birkenau): al viaggio parteciparono due pensionati iscritti allo Spi e due studentesse della scuola casaranese.

Welcome Stories, invece, è la rassegna dell’assessorato alla Cultura del Comune di Nardò e del Museo della Memoria e dell’Accoglienza di Santa Maria al Bagno per onorare la Giornata della Memoria, prosegue con l’inaugurazione di una mostra molto significativa. Alle ore 11, proprio al Museo della Memoria apre i battenti. La bicicletta di Bartali, la bellissima mostra di illustrazioni di Roberto Lauciello (illustratore genovese che insegna presso la Genoa Comics Academy e i cui lavori sono esposti in varie mostre in tutta Italia), tratta dall’omonimo libro di Simone Dini Gandini (edizioni Notes). Il racconto narra l’eroica impresa di Gino Bartali che, nella Firenze del 1943 e del 1944, accettò di nascondere nella canna della bicicletta dei documenti falsi per far espatriare un gruppo di ebrei. Venne arrestato, ma riuscì nell’intento, così che nel 2013 è stato proclamato Giusto fra le Nazioni. Nel 2006 il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha conferito a Bartali la medaglia d’oro al valor civile (postuma) per la sua attività a favore degli ebrei perseguitati durante la seconda guerra mondiale. Il libro contiene la testimonianza di Andrea Bartali, figlio del campione, che ricorda il motto preferito del padre, “il bene si fa, ma non si dice”. In virtù del quale raccontò solo a lui il suo segreto.

Dopo l’inaugurazione l’amministrazione comunale si recherà nel vicino Giardino della Memoria di Santa Maria per porre un omaggio floreale a nome di tutta la cittadinanza. Il Giardino rappresenta una traccia visibile a ricordo di un periodo fondamentale della storia repubblicana. La sua istituzione risale al 2010 ed è un’idea del professore Pierluigi Congedo in concomitanza con la scomparsa in quegli anni dell’amico Fredy Weisz, arrivato a Santa Maria al Bagno nel 1945 con la Croce Rossa Internazionale, dopo aver perso la sua famiglia ad Auschwitz. Congedo decise di piantare una pianta di agave nel punto in cui Weisz, una sera del 2004, sostò a lungo in riflessione e con lo sguardo rivolto verso il mare. Negli anni successivi il giardino è cresciuto con il sostegno dell’amministrazione comunale, dei privati e di profughi sopravvissuti alla Shoah e passati da Santa Maria. Questo omaggio dell’amministrazione comunale arriva in occasione della Giornata della Memoria 2018, a ottanta anni dall’emanazione delle leggi razziali, a settanta dalla chiusura del campo n. 34 di Santa Maria e a dieci dalla scomparsa di Fredy Weisz

L’autobus della memoria sulle tracce degli ebrei nel Salento

Museo della Memoria e Palazzo Taurino di nuovo insieme per l’itinerario Lecce-Nardò. Sarà l’Autobus della Memoria a caratterizzare un altro momento particolare di Welcome Stories, la rassegna dell’assessorato alla Cultura del Comune di Nardò e del Museo della Memoria e dell’Accoglienza per onorare la Giornata della Memoria. Domenica 28 gennaio, infatti, è in programma l’Autobus della Memoria sull’itinerario Lecce-Nardò alla scoperta delle testimonianze della presenza ebraica nel Salento. L’evento è a cura del museo ebraico di Lecce, Palazzo Taurino – Medieval Jewish, in collaborazione con i Comuni di Lecce e Nardò, il Museo della Memoria e dell’Accoglienza e Chiriatti Tour (che metterà a disposizione il mezzo). Il programma prevede il ritrovo alle ore 10 a Lecce presso il City Terminal e la partenza per Santa Maria al Bagno. Quindi la visita ai luoghi del campo n. 34 e alle ville requisite e adibite alle funzioni del campo, una passeggiata nel borgo e la visita al Museo, infine il rientro a Lecce alle 13 circa. Nel pomeriggio, alle 16:30, il ritrovo sarà invece a Nardò, in piazza Battisti, da cui si partirà per Lecce e, in particolare per la visita a Palazzo Taurino. Qui ai partecipanti verrà offerta gratuitamente una mappa del Salento ebraico. È previsto poi un reading letterario, con una selezione di opere relative alla presenza di profughi ebrei scampati alla Shoah nel Salento del Dopoguerra. La partecipazione all’Autobus della Memoria è gratuita, ma è necessaria la prenotazione al numero di telefono 0832 247016.

La rassegna Welcome Stories proseguirà fino all’11 marzo con un calendario finalizzato a trasmettere soprattutto a bambini e ragazzi temi non sempre facili da raccontare. Sono in programma altre mostre, appuntamenti teatrali per le scolaresche, incontri con gli autori, visite guidate, sul filo di temi come la solidarietà, l’amicizia, la pace e l’integrazione fra culture.