Il colonnello Putin sperava di penetrare come nel burro all’interno delle divisioni tra gli Stati europei, perché nessuno si aspettava una risposta così netta e unitaria, tantomeno lui che ha sempre avuto dell’Europa una considerazione di infimo profilo.
E invece l’Europa s’è desta, e nel Consiglio europeo avviato oggi ha mostrato una compattezza insperata, anche da chi scrive, proponendo una capacità di resistenza diplomatica e politica che hanno indotto la Russia a rivedere buona parte delle proprie certezze. La prima riguarda la paura che avrebbe messo all’Occidente la terribile armata rossa, qulla stessa armata che dopo un mese di attacchi missilistici e bombardamenti non ha ancora il controllo di una sola città in Ucraina. La seconda riguarda la certezza che il fronte europeo si sarebbe spaccato al primo alito di vento gelido proveniente dalle steppe sovietiche, dove in un clima quasi fiabesco oggi si racconta che sono gli europei a mangiare i bambini.
Insomma una mossa politica pazzesca, un colpo da maestro potremmo dire. Complimenti!
