Un gesto di solidarietà che non va dimenticato nè tantomeno sottovalutato. Chi può e vuole farlo, doni il sangue per salvare tante vite. Anche al fine di agevolare il compito di tante asssociazioni di volontariato che operano sul territorio, la Asl di Lecce si è fornita di un'autoemoteca già all'inizio dell'estate, anche in vista dell'emergenza sangue in uno dei periodi più affollati, purtroppo costellati da tanti incidenti sull'asfalto.
Da oggi sono due i mezzi a disposizione delle associazioni di volontariato che collaborano alle attività sul territorio e da utilizzare per le raccolte strordinarie di sangue.
Il programma complessivo degli investimenti prevedeva opere finalizzate all'accreditamento, come previsto da regolamenti regionali, dei centri trasfusionali ospedalieri e dei punti prelievi distrettuali con l'acquisto di attrezzature e dotazione tecnologica strumentale di due autoemoteche, finalizzate al potenziamento del servizio territoriale per la raccolta di sangue per un importo stanziato di 4.400.000 euro.
Sono stati spesi circa 160.000 euro per l' adeguamento impiantistico e circa 2.700.000 per le attrezzature, di cui 500.000 per le due autoemoteche. Sono in corso ulteriori acquisti, anche se l'Azienda è riuscita a conseguire comunque l'accreditamento a norma di legge della quasi totalità della rete entro il termine prescritto del 30 giugno 2015.
Le strutture accreditate dalla Regione , di proprietà Aziendale, sono: i Servizi Immuno Trasfusionali -SIMT- di Lecce e di Gallipoli; le Sezioni Trasfusionali di Casarano, Copertino e Galatina; i Presidi Territoriali di Assistenza -PTA- di Campi Salentina , San Cesario di Lecce, Nardò, Maglie e Gagliano del Capo; il Poliambulatorio di Galatone. Sono in corso di risoluzione le prescrizioni, effettuate dal Dipartimento di Prevenzione, relative al PTA di Poggiardo. Accreditata l'autoemoteca consegnata nello scorso mese di giugno, in fase di accreditamento quella consegnata oggi.
Un importante percorso di potenziamento tecnologico strutturale della rete, quindi, ma che vede putroppo permanere la criticità, confermata anche dagli ultimi dati, di una raccolta di sangue quantitativamente insufficiente rispetto al consumo.
“Per quanto possa apparire pedante e ripetitivo -dichiara il direttore generale Giovanni Gorgoni– si rinnova l'invito a servirsi sia della rete associativa che delle strutture aziendali per compiere un gesto semplice in sé ma di grande solidarietà verso chi soffre,: donare il proprio sangue”.