
Ormai è una guerra. Ogni anno è sempre peggio, di piacevole d’estate rimane molto poco nelle regioni assediate dal fuoco. La cornice poco ospitale di questa estate racchiude un quadro fatto di caldo torrido ed insopportabile, e di fuochi che divampano ovunque nelle campagne, una storia ormai consolidata che purtroppo si ripete con macabra ritualità.
Sul fronte degli incendi paghiamo un prezzo alto, perché perdiamo pezzi importanti di territorio fatto di pinete (gli ulivi ce li siamo già giocati) e macchia mediterranea con risvolti esiziali per la tenuta complessiva del sistema turistico.
Un danno gravissimo, forse incalcolabile, pensiamo a tutti quei turisti che hanno visto bruciare nei roghi le loro automobili, e che devastati da tale esperienza porteranno con sé un ricordo a dir poco terrificante della nostra terra. Insomma, si tratta di un pessimo biglietto da visita per il turismo e per l’immagine del territorio, un biglietto annerito da fuligine e cenere.
E siccome viviamo, da sempre, per scrivere bene di questa terra fantastica chiamata Salento, per promuoverne paesaggio, cultura e tradizioni, invochiamo fermezza e determinazione sul fronte istituzionale nei riguardi di tutti coloro che attentano all’integrità e al benessere del territorio. Tolleranza sottozero verso chi sporca e deturpa il paesaggio. Se di guerra si tratta, allora combattiamola come si deve.