Incidenti nei cantieri edili, Filca-Cisl: “Ecco le nostre proposte per fermare le stragi in edilizia”

Il segretario generale della Filca-Cisl Puglia e responsabile della Filca di Lecce Antonio Delli Noci, che illustra le 10 proposte del Sindacato

Cinque operai morti è tre feriti, è stato questo il tragico bilancio del crollo di un cantiere edile a Firenze avvenuto lo scorso 16 febbraio. In Italia sono tante le perone che muoiono sul luogo di lavoro e i dati sono drammatici, basti pensare che solo nel 2023, sono state 1.041 le denunce di incidenti mortali arrivate all’Inail, quasi tre decessi al giorno.
Sull’argomento è intervenuto il segretario generale della Filca-Cisl Puglia e responsabile della Filca di Lecce Antonio Delli Noci: “Dopo la strage di Firenze abbiamo organizzato subito tantissime assemblee nei cantieri di Lecce e provincia. Mai come in questo momento dobbiamo stare tra i lavoratori, per una grande mobilitazione lanciata dalla Filca e dalla Cisl a livello nazionale”, ha affermato,
In Puglia nel 2023 ci sono state 5 vittime nei cantieri e centinaia di incidenti, che hanno provocato anche lesioni permanenti a tanti lavoratori. Formazione, prevenzione, comunicazione sono gli strumenti a nostra disposizione per affermare la cultura della sicurezza e fermare la scia di sangue nei cantieri. Queste le dieci proposte della Filca-Cisl nazionale per la sicurezza in edilizia: scorporo dal ribasso d’asta dei costi della sicurezza e del lavoro anche nei lavori privati, ad alta intensità di manodopera, per fornire da subito garanzie di qualità e di trasparenza nell’offerta con controllo sulle offerte anormalmente basse; garanzia, anche nei lavori privati, di mantenimento degli stessi standard contrattuali per tutta la catena d’appalto; responsabilità in solido, anche nei lavori privati ad alta intensità di manodopera parificata al pubblico; formazione obbligatoria quale prerequisito per l’avvio di attività edile in camera di commercio, per garantire che le nuove imprese siano preparate alle sfide che il mercato impone, in modo responsabile; formazione obbligatoria sulla sicurezza a tutti coloro che entrano in cantiere e per gli stranieri alfabetizzazione edile propedeutica; esecuzione dei lavori più complessi affidata ad imprese specialistiche, non di sola manodopera, con esperienze almeno quinquennali, certificate nella realizzazione di quella specifica lavorazione; premialità per le imprese asseverata presso il sistema bilaterale per una prevenzione consapevole e, in presenza di alta intensità di manodopera,  visite preventive del CPT obbligatorie; introduzione della figura del Promotore della Sicurezza, consulente per le attività ispettive, al fine di potenziare gli strumenti messi in campo dal Testo Unico e limitare il numero di incarichi ai coordinatori della sicurezza, con obbligo di presenza in cantiere almeno settimanale; per i lavori ad alta intensità di manodopera affidamento preferenziale alle reti di impresa/aggregazioni di impresa per incentivare la strutturalità aziendale volta alla qualità  e alla responsabilità datoriale, coinvolgendo al contempo, elevate professionalità volte all’esecuzione dell’opera; cartello digitale di cantiere trasparente per tutti gli appalti.
Solo una sinergia tra istituzioni, sindacato e imprese può mettere fine alle stragi nei cantieri e assicurare la qualità del lavoro”, ha concluso Delle Noci.