La Lecce dei sensi, “Casa del popolo” anima il centro storico

Ieri, l’associazione ha promosso l’evento “La luce dei sensi”, per permettere, a chiunque volesse prenderne parte, di ripercorrere le strade di tutti i giorni in maniera alternativa.

“Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio / non già perché con quattr’occhi forse si vede di più. / Con te le ho scese perché sapevo che di noi due/le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,/erano le tue”.

Questi versi di Eugenio Montale sono stati scelti per introdurre “La luce dei sensi”, l’esperienza sensoriale di cui, ieri sera, il centro storico di Lecce è stato palcoscenico. L’iniziativa è stata promossa dall’associazione “Casa del Popolo Silvia Picci” per permettere, a chiunque volesse prenderne parte, di ripercorrere le strade di tutti i giorni – quelle familiari, quelle conosciute – solo sentendole, calpestandole o toccandole, seguendone i suoni e i profumi, utilizzando tutti i sensi, meno la vista. La scelta di esplorare il centro storico di Lecce in maniera alternativa, con l’ausilio di guide e di mascherine che coprissero gli occhi, nasce dall’esigenza di far comprendere, a chi desiderasse farlo, la realtà dei non vedenti, di poter essere, per una sola sera, nelle condizioni di chi è costretto a vivere la nostra città senza poterci posare lo sguardo.

L’evento rientra nel programma di sensibilizzazione voluto da “Casa del Popolo”, che mira a sottolineare la necessità di ripensare e di aggirare le barriere che rendono ardui,per le persone con limitata capacità motoria e sensoriale, gli spostamenti o la fruizione dei servizi.

Il gruppo di “Casa del popolo Silvia Picci” organizza degli incontri a cadenza settimanale – ogni giovedì, presso la sede di Via Livio Tempesta, 17, quartiere San Pio – per definire le possibili attività da svolgere, con l’obiettivo di ampliare gli spazi di inclusione nelle case e neiquartieri della città di Lecce.

Casa del popolo non conosce discriminazioni, è un luogo di condivisione aperto a tutti e tutti hanno la libertà di mettersi al servizi gli uni degli altri, in un clima di reciprocità, mutualismo e coscienza sociale.

Chiunque può presentarsi per offrire competenze o per chiedere aiuto, sfruttando l’occasione per prendere consapevolezza della propria forza sociale e dell’importanza di partecipare attivamente alla vita comunitaria, condividendo uno spazio di solidarietà dove poter esprimere pensieri, opinioni, idee, suggerimenti e preoccupazioni.“Luce dei sensi”, ieri, ha dato la possibilità di conoscere una città nuova, di intraprendere un percorso fatto di mani che guidano, che sostengono, che esplorano e studiano i dettagli, quei dettagli che sfuggono alla vista e che, spesso, trascuriamoperchè convinti che la realtà sia solamente quella visibile. Invece, chi ha provato, anche solo per una sera, anche solo per un breve momento, a lasciarsi guidare dagli altri sensi,ha forse avuto modo di scorgere quello che c’è oltre le apparenze, di guardare oltre il visibile, di scendere almeno un milione di scale senza avvertire il vuoto, guidati non dalla vista ma dalla sensibilità di volersi accostare a realtà che non possono essere ignorate, che hanno bisogno di essere conosciute, condivise, vissute.



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