Il mondo degli spettacoli su cui si regge la politica degli eventi nel Salento spesso, troppo spesso, è terra di sfruttamento. Uno sfruttamento sistematico dei lavoratori del comparto, mascherato da volontariato o da lavoro nero o irregolare.
La Slc Cgil Lecce in questi mesi sta lavorando ad un piano di ispezione delle iniziative di produzione culturale sul territorio: “Chiederemo di attivare dei protocolli che facciano emergere quelle realtà che non rispettano le norme contrattuali, contributive e sulla sicurezza. Conosciamo le difficoltà, ma almeno dalle amministrazioni ci aspettiamo abilità, onestà e trasparenza. Siamo invece a conoscenza di tanti professionisti che non han ricevuto compensi dagli enti locali per lavori svolti. Addirittura che li han ricevuti in nero o con mesi di ritardo o senza contribuzione previdenziale. O ancora che li han ricevuti per affidamento diretto, senza alcun bando o concorso: perché un’impresa culturale, nel Salento, spesso lavora se ha un amico politico con portafoglio pubblico a cui chiedere di finanziare un’idea”.
Come porre rimedio a questa grave situazione che tocca da vicino un settore importante del territorio? Slc Cgil Lecce chiede alle amministrazioni comunali, a cominciare da quella del capoluogo, l’adozione di un regolamento per la produzione culturale che doti le città, come accade in altri grandi centri culturali, di un Albo degli operatori.
“Ciò consentirebbe a chi lavora nel settore – dicono dal sindacato – di essere riconosciuto, di far emergere nuove realtà che oggi faticano ad emergere, di mettere nelle condizioni il Comune di accedere ai finanziamenti regionali ed europei e ciò sarà fondamentale perché nel frattempo la nostra battaglia per una nuova legge regionale per il settore sembra portare i frutti sperati. Inoltre il regolamento aiuterebbe a dare respiro agli operatori, destinando per esempio una parte della tassa di soggiorno alle imprese di produzione culturale. Ciò permetterebbe di escludere dalla contribuzione chi non rispetta leggi, contratti nazionali di lavoro, norme sulla sicurezza.”.
La risposta dell’ assessore Foresio
A stretto giro di posta non ha tardato ad arrivare la risposta dell’ assessore al Turismo e agli Eventi del Comune di Lecce, Paolo Foresio:
«Sulla bozza di regolamento presentato dalla Slc Cgil e oggetto di un lungo confronto articolato in una serie di incontri, sin da subito abbiamo risposto che aveva il limite di non contemplare tutte le realtà che operano sul territorio, ma di concentrarsi sulle imprese di spettacolo e di cultura strutturate, chiedendo al Comune di svolgere un ruolo di controllore di regolarità contributive o assicurative, che è prerogativa di altri enti preposti a questo scopo. Noi siamo una pubblica amministrazione e il tessuto di operatori che propongono iniziative con cui ci confrontiamo ogni giorno è ampio e variegato. Passiamo dalle imprese strutturate alle associazioni e anche alle realtà di quartiere e del terzo settore. Il regolamento che adotteremo a Lecce deve rispondere a tutte le esigenze e non tenere fuori nessuno. Il tutto da commisurare, poi, con la capacità dell’Amministrazione di erogare i contributi, considerato che Lecce non è una città metropolitana e versa in una delicata situazione di bilancio. Con gli uffici ne stiamo verificando l’applicabilità. Abbiamo apportato alcune modifiche che presto condivideremo con le sigle sindacali e le associazioni di categoria».