“Le centu cruci”, appuntamento a Parabita per recitare la tradizionale preghiera

L’appuntamento per la devozione di origine antica bizantina è al Giardino dell’Incontro per venerdì 16 agosto, alle ore 19:30.

Tradizione e spiritualità si fondono per dare vita ad una lunga ed antica preghiera, che affonda le proprie radici in un tempo lontano, diverso ma sempre uguale. Venerdì 16 agosto, alle ore 19:30, a Parabita si ripete una tradizione vecchissima, che da secoli si conserva e si ripete. Al Giardino dell’Incontro del comune salentino l’appuntamento è per la recita della preghiera de “Le centu cruci”.

Ad organizzare il momento di devozione è il Centro di Solidarietà “Madonna della Coltura” di Parabita e la Basilica-Santuario “Maria SS. della Coltura”. A curare la presentazione del significato simbolico delle “Centu cruci” sarà, invece, il Rettore Francesco Maria Marino.

Una preghiera quasi atavica che affonda le sue origini nella tradizione bizantina di Terra d’Otranto e che ancora oggi è presente in molti centri salentini. Dialetto e religione si incontrano nella recita delle splendide parole della preghiera, ripetuta per ben cento volte. Si apre con un appello alla propria anima la preghiera dai tratti orientali: ‘pensa, anima mia, ca imu murire’, pensa anima mia che dovremo morire! E non mancano i riferimenti all’escatologia patristica greca, che ci riportano alla sua origine bizantina.

Penza, anima mia, c’a’ te murire,
Penza, anima mia, c’ai trapassare,
alla Valle te Giosafatta ‘imu scire
lu nimicu ne vene a tentare.
‘Vabbande nimicu!
Vabbande te l’addhra via.
ca nun ci a’ spartire nenzi cu’
l’anima mia
ca centu cruci fici an vita mia,
lu giurnu te la Vergine Maria’
(versione parabitana della preghiera)

L’appuntamento è per domani, venerdì 16 agosto, alle ore 19:30 presso il Giardino dell’Incontro.