Tempi della giustizia ‘infiniti’ e processi lumaca: come ottenere il risarcimento danni grazie alla Legge Pinto

Non tutti i cittadini che hanno dovuto fare i conti con le ‘lungaggini’ della giustizia italiana sanno di poter ottenere un indennizzo. La legge Pinto offre questa possibilità come spiegato dall’avvocato Carpentieri dello Studio Legale Mongelli.

La Giustizia, per fare il suo corso, può avere tempi lunghi. E qualche volta i tempi sono anche troppo lunghi. Quella dei “processi lumaca” è un tormento tutto italiano che, però, non sempre è alla portata delle tasche di tutti. Anni dietro alla giustizia possono diventare economicamente pesanti per i cittadini meno abbienti su cui, inevitabilmente, gravano le mille spese legate al processo.

Non tutti sanno, forse, che esiste un modo per far fronte a questa difficoltà. In effetti, una legge a favore di chi attende troppo a lungo c’è: la Legge Pinto, infatti, prevede un indennizzo di risarcimento in caso di processo troppo lungo, in tutti quei casi in cui l’attesa per arrivare ad un verdetto è davvero troppo lunga.

A fare luce su come funziona questa legge ci ha pensato l’avvocato Carpentieri dello Studio Legale Mongelli che, di recente, è stato inserito tra gli Studi Legali dell’anno da Il Sole 24 ore. Ed ancora una volta, la sede del Codacons di Lecce si schiera dalla parte dei più deboli e porta avanti le sue battaglie.

Avv. Carpentieri è vero che in caso di un processo molto lungo il cittadino può avere diritto ad un indennizzo?

Assolutamente si! L’art.6 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo prevede che “Ogni persona ha diritto a che la sua causa sia esaminata equamente, pubblicamente ed entro un termine ragionevole…”, infatti l’Italia è stata più volte condannata per violazione di questo basilare principio.

Che cosa significa in concreto?

Le faccio un esempio: una cittadina Leccese, seguita dal mio studio, per una sua proprietà in Campania ha dovuto attendere ben 10 anni per una sentenza di primo grado che semplicemente decidesse la linea di confine tra due diverse proprietà terriere. Un’attesa enorme.

Ora, dinanzi a questa situazione stiamo procedendo a chiedere attraverso la c.d. “Legge Pinto” l’indennizzo per eccessiva durata del processo. Sembra un caso estremo ma purtroppo ne capitano più di quanto si possa pensare, anche in uffici giudiziari considerati tra i più efficienti del Paese.

Avvocato, quanto deve durare un processo “ragionevole”

Nel corso del tempo si è giunti ad una vera e propria codificazione di questi tempi processuali, per cui oggi l’indennizzo scatta al superamento di tali termini. A seguito di tale codificazione possiamo indicare in tre anni il tempo ragionevole di durata di un processo civile di primo grado, in due anni quello di appello ed in un anno quello dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione

Quindi se la durata del processo supera tali tempi lo Stato mi paga un indennizzo?

Non è così semplice, purtroppo: la Legge Pinto nel corso del tempo ha subito diversi rimaneggiamenti che hanno via via introdotto dei paletti affinché possa essere chiesto l’indennizzo.

Da qualche anno, infatti, per poter presentare la domanda di equo indennizzo bisogna aver esperito i cosiddetti “Rimedi Preventivi” ovvero si richiede che l’avvocato, nel corso del processo (sia civile che penale che amministrativo o tributario), richieda espressamente di poter accelerare i tempi del processo adottando anche comportamenti non ostruzionistici.

Poi ci sono paletti economici, perché se è vero che il procedimento non è soggetto al c.d. contributo unificato, occorre depositare copia autentica degli atti e dei verbali che, per le cause particolarmente complesse, possono anche essere molto costose in termini di diritti di copia.

Lei fa parte dello Studio Legale Mongelli che recentemente è stato inserito nell’elenco degli Studi Legali dell’anno 2019 de Il Sole 24 ore

Abbiamo avuto la grande soddisfazione di essere stati inseriti nell’elenco degli Studi Legali dell’anno 2019 stilato da Statistica e da Il Sole 24 ore. Ci confrontiamo con i grandi Studi Legali del Paese per affidabilità. La soddisfazione maggiore viene dal fatto che oltre ad essere gli unici del circondario del Tribunale di Lecce siamo gli unici che a livello nazionale si interessano di tutela del consumatore e del cittadino. Tutti gli altri studi inseriti in elenco stanno dall’altra parte della barricata. Proprio come avviene nel caso della Legge Pinto in cui il nostro contraddittore è spesso il Ministero della Giustizia

Il Vostro studio è sempre stato in prima linea in difesa dei diritti dei consumatori, dei cittadini.

Si può dire che la nostra “impronta genetica” è quella di stare accanto ai soggetti deboli del rapporto giuridico offrendo la più elevata specializzazione possibile in materia. Sono numerose le cause che abbiamo condotto e conduciamo non solo per la legge Pinto ma anche contro banche o assicurazioni a tutela dei risparmiatori, o quelle in materia di condominio, o ancora quelle a tutela dei malati nei casi di malasanità, o contro le pubbliche amministrazioni per atti amministrativi illegittimi.



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