Non si ferma nemmeno d’estate l’incessante azione politica in Puglia di Italia Sovrana-Il Popolo al Primo Posto che con il suo coordinatore regionale Raffaele Longo è impegnata a spron battuto nella raccolta firme per chiedere l’abrogazione della legge regionale che permette alle Asl di prevedere l’obbligo vaccinale.
In questi giorni è partita la raccolta firme in tutto il territorio pugliese iniziando da Lecce.
La nota di Raffaele Longo
‘Abbiamo avvertito il dovere civico di agire a garanzia di quanto previsto dalla Costituzione repubblicana sui trattamenti sanitari obbligatori. Se é vero come é vero che nella Legge Fondamentale dello Stato troviamo scritto “nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”, é anche vero che un comma della disposizione normativa prevede che ‘la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana’. Per questo motivo riteniamo che la Legge Regionale debba essere abrogata. Tengo a ricordare inoltre che il Garante della Privacy ha aperto un’istruttoria sulla materia di obblighi vaccinali in Puglia’.
La situazione
La questione dell’ Obbligo Vaccinale in Puglia tocca una situazione in costante evoluzione dal momento che le leggi e i decreti relativi alle vaccinazioni, soprattutto in seguito alla pandemia da COVID-19, sono soggetti a frequenti aggiornamenti e modifiche.
La Costituzione Italiana e l’Obbligo Vaccinale: un delicato equilibrio
La Costituzione Italiana non contiene una disposizione esplicita sull’obbligo vaccinale. Tuttavia, diverse norme costituzionali sono rilevanti per interpretare questa materia e valutare la compatibilità di eventuali leggi o provvedimenti che introducono obblighi vaccinali.
I princípi costituzionali rilevanti sono da rintracciare nei seguenti articoli:
Art. 2: La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 32: La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge.
Art. 13: La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.
La Corte Costituzionale si è pronunciata più volte su questioni legate alla salute pubblica e alle vaccinazioni ma non ha ancora formulato un principio generale sull’obbligo vaccinale.
Tuttavia, va anche detto che dalla sua giurisprudenza emerge che la tutela della salute pubblica è un interesse fondamentale.
Di conseguenza le limitazioni alla libertà personale, anche in materia sanitaria, devono essere previste dalla legge e proporzionate.
Insomma: il principio di precauzione può giustificare l’adozione di misure restrittive, purché siano fondate su dati scientifici e proporzionate al rischio.