Rifiuti domestici nei cestini gettacarte, a Lecce arriva un’ordinanza con le sanzioni

Ai trasgressori, verrà comminata una multa di 100 euro per chi deposita rifiuti domestici nei cestini gettacarte. Da 300 a 1200 euro, invece, per chi li abbandona sui marciapiedi

È pronta l’ordinanza del dirigente del settore Ambiente del Comune di Lecce che segnala in maniera puntuale le sanzioni per quanti si liberano dei sacchetti di rifiuti prodotti in casa o in negozio utilizzando i cestini gettacarte destinati esclusivamente ad accogliere i rifiuti “da passeggio”, di piccole dimensioni, come scontrini, mozziconi di sigarette, fazzoletti, gomme e in generale nello spazio pubblico, sia nei pressi dei cestini che no.

“I cestini gettacarte e i marciapiedi adiacenti non sono cassonetti o isole per la raccolta dei rifiuti – dichiara l’assessore all’Ambiente Angela Valli – questo il messaggio dell’ordinanza e della comunicazione che la accompagnerà, con le quali puntiamo a incidere su un fenomeno che va a danno del decoro urbano, dell’igiene e della salute pubblica, oltre che della qualità della raccolta differenziata”.

Il provvedimento è stato presentata ieri mattina in commissione Ambiente dal dirigente Francesco Magnolo e dal funzionario comunale Giuseppe Paladini, l’emanazione  sarà accompagnata da una comunicazione, con l’affissione di adesivi sui cestini, in modo da avvisare in maniera chiara e inequivocabile la cittadinanza. Le violazioni saranno documentate, come già avviene, anche grazie all’utilizzo di apparati mobili di rilevazioni video.

“Per rafforzare ancor più la crescita della raccolta differenziata e gli ottimi risultati che, come città, stiamo ottenendo occorre fare ogni sforzo per eliminare queste pratiche scorrette e recuperare anche i più riluttanti tra i cittadini ad un corretto conferimento – conclude Valli. I mezzi ci sono, la raccolta porta a porta, i centri comunali di raccolta, gli eco compattatori, i servizi a domicilio di ritiro degli ingombranti. È giusto dunque mettere in atto azioni repressive, nell’interesse della comunità”.



In questo articolo: