Emiliano dà il via libera allo sport all’aperto, ma Salvemini avverte: “troppa gente in giro”

Nuova delibera regionale, mentre a Lecce il sindaco Salvemini avverte: “troppi movimenti non consentiti”. Linea dura da parte della Polizia Locale.

Via libera all’addestramento degli animali, alla manutenzione di camper e roulotte e allo sport all’aperto, seppur sempre in forma individuale. Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha emanato oggi una nuova ordinanza e valida sino al 17 maggio 2020 in materia di allenamento e addestramento degli animali, manutenzione di camper e roulotte, attività sportiva all’aria aperta.

“È consentito ai proprietari e affidatari di cavalli e cani, provvedere individualmente al loro allenamento e addestramento, esclusivamente in maneggi o zone autorizzate per l’addestramento, all’interno del territorio della Regione Puglia, nel rispetto delle norme di sicurezza relative al contenimento del contagio da Covid-19 e assicurando il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di un metro”, si legge nella nuova misura pugliese.

“È consentito – altresì – lo spostamento individuale nell’ambito del territorio regionale per raggiungere camper o roulotte di proprietà, per lo svolgimento delle attività di manutenzione e riparazione, ma per non più di una volta al giorno”.

E poi la precisazione sugli allenamenti all’area aperta: “nel rispetto delle regole sul distanziamento interpersonale di almeno 2 metri, è consentito sul territorio regionale lo svolgimento di tutti gli sport amatoriali e individuali all’aria aperta (come ad esempio: golf, atletica, corsa, ciclismo, vela, pattinaggio, tennis, canoa, canottaggio, equitazione, surf, windsurf e kitesurf, automobilismo, motociclismo, go-kart, tiro con l’arco, tiro a segno e simili), da praticare in forma individuale ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti.

Limitatamente a tali attività sportive di natura amatoriale, nell’ambito dei rispettivi impianti, centri o circoli sportivi, è fatto obbligo di garantire la prenotazione a distanza dello spazio necessario, nonché il rispetto di turnazioni tali da impedire assembramenti o contatti, in violazione della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri; l’obbligo di sanificazione quotidiana degli spazi utilizzati per l’accesso ai campi o agli impianti dove si pratica l’attività sportiva all’aperto; l’inaccessibilità di tutte le parti comuni e di servizio (es. spogliatoi, bar, docce, sale), con il divieto assoluto di somministrare alimenti e bevande all’interno di tali impianti, centri, circoli sportivi”.

Ma se da una parte la Regione tenta di tornare ad una sorta di normalità, dall’altra il Sindaco di Lecce Carlo Salvemini rimette all’accento sul fatto che il 4 maggio non sia stato un “libera tutti” e che l’emergenza coronavirus non è certamente finita.

“Così non va – spiega il Primo cittadino ‘senza diplomazie così è più chiaro’. Da lunedì 4 maggio ci dobbiamo abituare ad una nuova normalità, che impone comportamenti e scelte cui non siamo abituati. Uscire da casa solo se necessario e per i motivi autorizzati; non inventarsi ragioni per farlo, perché già ce ne sono tanti. Osservare distanze di sicurezza, indossare mascherine, evitare assembramenti”.

Salvemini è ancora più diretto: “non possiamo passeggiare per il solo piacere di farlo; non possiamo decidere di scendere nella piazza sotto casa e metterci a chiacchierare con i vicini mentre i bambini giocano spensierati tra loro; non possiamo dare appuntamento agli amici per fare allenamento di gruppo all’aperto; non possiamo sostare davanti a bar e gelaterie e chiacchierare sorseggiando un caffè o mangiare un gelato, come sta accadendo in questi primi giorni”.

La Fase 2, infatti, è partita solo in parte e il sindaco lo ribadisce: “ricordiamoci che ci sono migliaia di leccesi cui è impedito di tornare a lavoro e soffrono; ci sono migliaia di medici e infermieri sempre protetti da tute, occhiali, guanti e mascherine che ogni giorno negli ospedali rischiano la vita; le scuole saranno chiuse fino a settembre. E non per gioco. ma perché siamo ancora dentro un’epidemia pericolosa che ci ha addirittura imposto di creare cimiteri di fortuna, di sospendere funerali.

Quindi vi confermo che la Polizia Locale sarà sempre impegnata ad evitare assembramenti in città. Ma su mia disposizione riprenderà a controllare le autocertificazioni di chi si trova per strada o nelle piazze o nei giardini pubblici e sanzionare quanti non stanno rispettando le prescrizioni vigenti”.



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