Video trap girato a Palazzo Carafa, dopo le polemiche il Comune si dissocia

Ha sollevato non poche polemiche il video trap girato a Palazzo Carafa e regolarmente autorizzato. Il comune si dissocia dal contento: «scene frutto della fantasia degli autori»

L’aula consiliare di Palazzo Carafa ha fatto da sfondo ad un video trap. 12 secondi che sono bastati a sollevare una accesa polemica. Il motivo è presto detto. Il testo di «Gvng del bosco», brano di Pucho che vanta sui social numerosi follower, non sarebbe “adatto” alla location scelta. Dopo le immagini di spaccio di droga con tanto di scambio di soldi, l’autore del brano si ritrova a Palazzo Carafa come se fosse un tribunale che  lo deve giudicare. Riprese autorizzate, ma non è bastato a spegnere la discussione, diventata talmente animata che il Comune di Lecce, in una nota, ha dovuto prendere le distanze, dissociarsi dal messaggio o “atto diseducativo anche solo simulato” contenuto nel pezzo.

«Lo spezzone di dodici secondi di video girato a Palazzo Carafa è frutto di riprese regolarmente autorizzate, nel corso delle quali viene rappresentata una scena frutto della fantasia degli artisti. La sala consiliare, già concessa in passato per l’ambientazione di scene di film o cortometraggi, non è stata danneggiata dalla produzione del videoclip. Il contenuto dell’opera artistica in questione, sottoposto comprensibilmente al vaglio delle opinioni e delle censure più disparate, non è stato condiviso con Palazzo Carafa prima della pubblicazione e resta espressione e responsabilità esclusiva dell’artista» si legge.

Ma non è finita qui. La querelle diventerà anche un punto da trattare durante il Consiglio comunale visto che, il centrodestra ha protocollato una domanda di attualità proprio per fare luce sull’accaduto. C’è solo un “ma”. Tra i crediti/ringraziamenti del video pubblicato su Youtube è impossibile non notare il nome del consigliere di centrodestra Giorgio Pala, lo stesso centrodestra che voleva andare a fondo per capire chi avesse autorizzato il video girato nell’aula del palazzo di via Rubichi, visto anche il “contenuto” della canzone. Ringraziamento poi cancellato e sostituito semplicemente con Comune di Lecce.



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