“Il ciclo che si chiude venerdì è l’ultimo di una serie di iniziative che l’Ordine di Lecce ha intrapreso nella convinzione che il giurista non possa disinteressarsi della innovazione tecnologica. Tutti i relatori dei tre incontri sono salentini o si sono formati nel Salento: segno che il territorio è sensibile ai temi trattati e quindi richiede risposte adeguate anche dal diritto”, con queste parole Vincenzo Caprioli, Segretario dell’Ordine degli Avvocati di Lecce, commenta i due appuntamenti – di cui è coordinatore – riservati ai legali leccesi.
L’ordine professionale ha organizzato, infatti, due appuntamenti, il primo nel pomeriggio di oggi e l’ultimo e conclusivo domani, sempre in orario pomeridiano, dal titolo, rispettivamente “Dall’Abc all’evoluzione del processo telematico” e “Giustizia Algoritmica: la nuova frontiera tra luci ed ombre”.
Gli incontri sono finalizzati a fare sì che gli avvocati possano essere capaci di affrontare senza preoccupazione i cambiamenti introdotti dalle nuove tecnologie
I temi affrontati
Corte di Cassazione e notifiche in proprio a mezzo Pec; lo strumento semplificato per le notificazioni in proprio a mezzo Pec ai sensi della legge numero 53 del 1994; i nuovi presidi tecnologici, strumenti telematici e norme; il punto d’accesso in convenzione con l’Ordine degli avvocati di Lecce: saranno questi i temi della discussione sul processo telematico alla quale prenderanno parte i consiglieri Vincenzo Caprioli e Giuseppe Gallo (referente per le attività informatiche), il consigliere dell’Ordine di Bari Nicola Gargano e Giuseppe Ceccarelli, supporto tecnico business Line Lextel.
“Giustizia Algoritmica: la nuova frontiera tra luci ed ombre” si svolgerà grazie al contributo dei professori Luigi Viola, direttore scientifico del Centro Studi diritto Avanzato e autore del volume “Interpretazione della legge con modelli matematici” ed Elena Quarta, docente di diritto dell’informatica (Scuola di specializzazione delle professioni legali “Vittorio Aymone”, Università del Salento) e di Daniele Gallucci, magistrato presso il Tribunale di Termini Imerese.
In occasione dell’incontro l’avvocato Viola presenterà “Interpretazione della legge con modelli matematici”, giunto alla II edizione, ha raggiunto i “top five best sellers” nelle classifiche “libri di diritto” e “generale” di Amazon. “L’algoritmo interpretativo, lungi dall’idea di poter sostituire l’attività interpretativa del giudice, può diventare uno strumento integrativo e di supporto dell’attività del giurista; la certezza giuridica è un valore fondamentale anche per l’economia e può essere raggiunta solo tramite l’ausilio delle scienze esatte, pur senza farne un’applicazione automatizzata e generalizzata, salvaguardando le singole specificità; ad esempio: nell’ambito del diritto di famiglia, gli algoritmi non devono entrare”, ha dichiarato Viola.
Già tradotto in inglese e tedesco (traduzione a cura di JasneGeric), è stato presentato in autunno all’Istituto Treccani e verrà presentato a Londra il 21 giugno prossimo presso il Westminster center. La prima edizione era entrata nella classifica dei libri più venduti stilata dal Corriere della Sera “Interpretazione della legge con modelli matematici” si inserisce nella riflessione relativa alla calcolabilità e prevedibilità del diritto, caratteristiche che propendono a dare “maggiore certezza” al diritto anche nella interpretazione del giudice. Premesse queste del grande sviluppo che negli ordinamenti giuridici di common law sta avendo l’Intelligenza artificiale applicata al campo giuridico, AI che produce non solo “ricerche giurisprudenziali smart” ma anche “vere e proprie” previsioni in ordine al risultato giudiziale (predittività dell’esito del giudizio). Il volume, seguendo un approccio più in sintonia con i sistemi di civil law quale quello italiano, è teso a illustrare la formula matematica che traduce in algoritmo l’articolo 12 delle preleggi (che indica il percorso interpretativo al giudice tenuto ad applicare la norma al caso concreto).
La partecipazione per ciascun evento è gratuita e darà diritto a tre crediti formativi.