Ladri al Pronto Soccorso dei Poveri, la Gaming Hall acquista un computer e riempie la dispensa per la beneficenza alle famiglie

Sabato sera i ladri si erano introdotti nella sede dell’associazione che si occupa di distrubuire aiuti alimentari alle famiglie in difficoltà. Anche il parlamentare Donno e il consigliere Trevisi del M5S hanno rimpinguato gli scaffali

Aveva fatto rumore il gesto vile subito dal Pronto Soccorso dei Poveri che nella serata di sabato scorso aveva ricevuto la sciagurata visita dei ladri che avevano portato via generi di prima necessità e un computer, non prima di aver preso a calci la cagnolina Susy che era in sede. Ancora riecheggiava il disappunto del coordinatore dell’associazione, Tommaso Prima, preoccupato di non poter consegnare alle famiglie della rete d’assistenza le buste contenenti i generi alimentari necessari per il sostentamento, quando la macchina della solidarietà si è messa in moto ancora più veloce.

Appena si è diffusa la notizia, immediatamente si sono attivati tanti benefattori che hanno voluto far sentire la loro presenza in maniera ancora più forte di prima.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione di ‘Gaming hall srl’, concessionario del marchio Snai, donerà beni alimentari da destinare alle famiglie bisognose aiutate dal Pronto Soccorso dei Poveri e un computer.

«La Gaming Hall – ha detto in una nota Damiano Miglietta – esprime la sua immediata solidarietà; il momento che stiamo vivendo non è affatto semplice e diventa spontaneo e doveroso aiutare chi è più in difficoltà. Credo che la solidarietà sia una delle capacità più belle dell’essere umano e ci aiuterà a superare questo delicato  momento, noi siamo con voi».

Nella giornata di lunedì, intanto, il parlamentare Leonardo Donno e il consigliere regionale Antonio Trevisi, entrambi del M5S, avevano acquistato un tablet per l’associazione e beni di prima necessità da consegnare ai più bisognosi.

Gesti che dovrebbero far riflettere chi ha compiuto il gesto vergognoso di sabato sera, facendo capire loro che non è certamente il gesto di una mano codarda che può fermare il mare della solidarietà.



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