Non solo discoteche all’aperto, sale slot, sale giochi e sale scommesse. Dal 15 giugno riaprono anche le sale ricevimenti per matrimoni ed eventi in genere. Una riapertura che riattiva anche l’indotto che vive a corredo di queste attività.
Tante le norme che dovranno essere rispettate al fine di tenere sotto controllo il pericolo di contagio da un virus che dimostra, comunque, in questi giorni di non voler creare troppe preoccupazioni tra i Pugliesi.
La Regione ha emanato puntuali linee guida per la riapertura di queste attività economiche e produttive. Vediamo più da vicino quelle che riguardano i wedding party e i ricevimenti per eventi.
Informazione diffusa per dipendenti/fornitori/clienti
Le indicazioni partono innanzitutto dagli aspetti informativi, dal momento che bisognerà predisporre una adeguata comunicazione per dipendenti, fornitori e clienti affinché ogni loro azione sia improntata a criteri di carattere igienico sanitario responsabili.
Tutti dovranno inequivocabilmente essere informati sulle prescrizioni di legge, ricevendo appositi depliant o leggendo in più punti strategici della location un’adeguata cartellonistica rigorosamente bilingue (italiano/inglese) circa le regole comportamentali.
Ovviamente dipendenti e fornitori avranno l’obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37.5°) e/o altri sintomi influenzali oppure se hanno avuto contatto con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti alla data dell’ingresso in azienda.
Mantenere le giuste distanze
Gli ospiti della struttura nel corso della festa dovranno fare attenzione, attraverso il meccanismo dell’autocontrollo, al distanziamento sociale che non deve mai essere inferiore a 1 metro, eccezion fatta per i soggetti conviventi.
Frequente deve essere l’invito alla disinfezione delle mani attraverso disinfettanti personali e/o forniti o messi a disposizione dal gestore, attraverso punti di approvvigionamento dislocati nella struttura in zone ritenute idonee, sia all’aperto che al chiuso. La misurazione della temperatura corporea è consigliata, ma non è obbligatoria.
Evitare gli assembramenti
È necessario garantire, nei limiti del possibile, che le code per l’accesso alla location si svolgano nel rispetto del corretto distanziamento interpersonale. Perciò si auspica una gestione dell’ingresso degli ospiti accompagnata da un operatore che potrebbe evitare la formazione di involontari assembramenti. – Deve sempre essere valutata, laddove la struttura del locale lo consenta, l’istituzione di percorsi unidirezionali, per garantire un flusso ordinato della clientela.
Per le necessarie attività di carico e scarico il trasportatore dovrà attenersi alla rigorosa distanza interpersonale di un metro dal personale della struttura, indossando obbligatoriamente la mascherina. Occorrerà sempre disinfettarsi le mani o indossare i guanti prima dello scambio dei documenti di consegna con il personale aziendale. Va privilegiata la modalità informatica per la trasmissione e lo scambio di documentazione.
Fotografi e gruppi musicali
I fotografi dovranno indossare la mascherina chirurgica qualora debbano avere una distanza interpersonale inferiore a 1 metro dalla clientela e organizzare il servizio fotografico in modo responsabile.
I gruppi musicali dovranno distanziarsi dal pubblico per almeno 3 metri, qualora non provvisti di barriere antidroplets in prossimità del microfono. Dovranno indossare la mascherina chirurgica esclusivamente nel caso in cui debbano spostarsi nelle aree comuni interne (recarsi in bagno, al bar, ecc.). Particolare attenzione e/o idoneo presidio monouso dovrà essere impiegato nell’utilizzo del microfono, qualora non di uso strettamente personale.
Spazi e distanza tra i tavoli
Sono da privilegiare gli spazi all’aperto in quanto presentano minori rischi di trasmissione del virus. I tavoli sono distribuiti e distanziati in modo che le sedute garantiscano il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro, fatta eccezione per i tavoli composti da persone che non siano soggette al distanziamento interpersonale in quanto conviventi.
La distanza minima tra tavoli adiacenti, considerando l’ingombro delle sedie, deve essere di almeno 2 metri (0,5+0,5+1m), considerando il passaggio degli addetti al servizio di somministrazione. Sarebbe tuttavia auspicabile garantire una distanza di metri 2,50.
I commensali in ambienti interni ed esterni non avranno l’obbligo di indossare la mascherina chirurgica nei casi di allontanamento dal proprio tavolo (recarsi in bagno, al bar, ecc.), a condizione di rispettare il distanziamento interpersonale di 1 metro se soggetti non conviventi.
Vietati i buffet
Non è permessa la classica modalità di somministrazione di buffet a self‐ service, mentre è consentito, fatto salvo il rispetto della distanza interpersonale, un servizio di selezione di alimenti esposti ovvero in modalità show cooking, distribuito poi dal personale di sala. Non è consentito allestire il buffet al tavolo, se non in confezioni monoporzioni. Fa eccezione a questa prescrizione il servizio a nuclei di conviventi, che potranno condividere portate di alimenti in modalità promiscua. Tuttavia è consigliabile l’adozione di menu unico al tableau marriage, così come di segnaposti che rendano stabili le postazioni ai tavoli evitando la pericolosa trasmigrazione da un tavolo all’altro.
La somministrazione nelle postazioni bar o nei banchi di servizio di caffè, amari, cocktails, ecc. è consentita nel rispetto del distanziamento interpersonale tra i non conviventi, tenendo conto che non dovrà realizzarsi assembramento rispetto alla capacità di servizio del banco.
Gli eventi con ballo
Gli eventi con ballo in spazi interni andranno organizzati con tempistiche predefinite, garantendo una superficie pro capite pari a 2 metri quadri, potenziando il ricambio d’aria dei locali. Sono consentiti spettacoli e/o esibizioni artistiche di qualsiasi natura purché possa sempre essere rispettata la distanza interpersonale di un metro. Il servizio guardaroba viene fornito solo se è possibile evitare il contatto tra i capi d’abbigliamento dei diversi ospiti (ad esempio, mantenendo adeguate distanze o utilizzando copri-abito monouso).
Meglio il ricambio d’aria naturale dei condizionatori
Bisogna privilegiare la ventilazione ed i ricambi d’aria in modo naturale prima, dopo e, ove possibile, durante la permanenza della clientela cercando di ridurre il più possibile l’uso di sistemi aeraulici, atteso che notoriamente rappresentano possibile fonte di proliferazione e veicolazione di batteri e virus.
Mascherina in cucina e nel servizio ai tavoli
Il personale delle cucine (cuochi, aiuto cuochi, pizzaioli, lavapiatti), addetto alla preparazione, lavorazione e impiattamento del cibo, dovrà utilizzare mascherine chirurgiche. Si ritiene non obbligatorio l’utilizzo di guanti in nitrile nello svolgimento di compiti che espongano ad elevate temperature, determinano la necessità di lavorare a mano nuda. Si raccomanda, pertanto, che il lavoratore provveda a lavarsi le mani al termine di ogni fase della lavorazione.
Il personale a contatto con la clientela (camerieri, baristi e receptionist) è tenuto all’uso della mascherina chirurgica.
Il personale addetto alle pulizie deve utilizzare mascherine di tipo FFP2, guanti in nitrile/vinile, occhiali/visiere e camici monouso. Particolare attenzione dovrà essere posta dagli operatori nelle attività di igienizzazione di spogliatoi, servizi igienici e area guardaroba.
