Salento rinasce al Comune di Trepuzzi: “Cittadinanza onoraria a Patrick Zaki”

A chiedere la cittadinanza onoraria per Zaki è il presidente dell’associazione Raffaele Longo, in una lettera con cui sollecita la solidarietà dell’amministrazione di Giuseppe Taurino.

Un gesto simbolico per stringersi attorno alla richiesta di scarcerazione di Patrick Zaki: concedere allo studente egiziano dell’università di Bologna la cittadinanza onoraria del comune di Trepuzzi. A chiederlo è Raffaele Longo, presidente dell’associazione Salento Rinasce, in una lettera indirizzata al sindaco di Trepuzzi Giuseppe Maria Taurino, al presidente del consiglio comunale Alessandro Capodieci e all’amministrazione tutta.

Sono tanti in questi giorni i comuni che stanno avanzando la proposta di nominare Zaki cittadino onorario. Tra questi il Comune di Lecce, tra i più attivi nella promozione di iniziative in favore dello studente detenuto preventivamente da oltre un anno in un carcere di massima sicurezza del Cairo con l’accusa di attività sovversive nei confronti del regime di Al-Sisi. Proprio Lecce – su iniziativa di Conversazioni sul futuro e Amnesty International – è stata al centro del contest “Poster for Tomorrow“, con l’affissione di manifesti per chiedere la scarcerazione di Zaki nelle plance della città. È degli scorsi giorni, invece, la richiesta di delibera per la cittadinanza onoraria a Zaki, avanzata dal primo cittadino Carlo Salvemini.

È su questa scia che Raffaele Longo chiede all’amministrazione di Trepuzzi di ingrossare le fila dei comuni schierati in favore della liberazione dello studente egiziano. “La presente richiesta – afferma – ha un valore simbolico ed era doveroso proporla da parte dell’associazione Salento Rinasce dal momento che come associazione siamo sempre a favore dei diritti umani. La libertà è un diritto fondamentale che va garantito nel caso specifico di Patrick Zaki. Questa è una proposta che merita di ricevere esito positivo. Salento Rinasce è a favore della tutela dei diritti umani e con questo gesto simbolico abbiamo voluto sottolineare che ognuno di noi deve essere pronto a difenderli”.