Sicurezza nelle scuole, in Italia un crollo ogni 4 giorni. Sulla manutenzione è divario tra Puglia e Lombardia

Nella giornata dedicata alla sicurezza nelle scuole, viene agli occhi un quadro poco confortante in un divario profondo tra Nord e Sud.

Nella XVI Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole promossa da Cittadinanzattiva è d’obbligo una riflessione.

Inclementi i dati emersi dal XVI Rapporto sulla sicurezza delle scuole, presentato a settembre proprio da Cittadinanzattiva.

Un crollo ogni quattro giorni di scuola, tre scuole su quattro senza agibilità statica, solo una su venti in grado di resistere ad un terremoto.

Enti, Comuni e Province si stanno mobilitando per investire in manutenzione. Si tratterebbe di una media di 50mila euro ad edificio per interventi di manutenzione ordinaria e di 228mila euro per quelli straordinari.

Divario tra Nord e Sud

Quel che, purtroppo, ci troviamo anche in quest’ambito a raccontare è il divario fra le varie realtà regionali.

Emerge un’ Italia a tre velocità, sia sulla manutenzione che sull’adempimento delle norme e delle certificazioni richieste dalla legge.

Maggiori investimenti sulla manutenzione ordinaria si registrano in Lombardia per una media di circa 119mila euro. E qui il salto che mette tra Nord e Sud una distanza che sembra incolmabile: la Puglia, nello stesso settore, non arriva ai 3mila euro.

E poi la verifica di vulnerabilità sismica è stata effettuata solo nel 2% delle scuole calabresi e nel 59% di quelle umbre. E il certificato di prevenzione incendi? E’ presente nel 69% degli istituti del Trentino Alto Adige e solo nel 6% di quelli laziali.

In Puglia

Riguardo alla Puglia, l’Ufficio scolastico regionale nella primavera 2018 ha predisposto una nota inoltrata ai presidenti delle Province pugliesi, ai sindaci, al presidente della Regione e all’assessore al Ramo, ai prefetti e ai dirigenti interessati.

L’oggetto riguardava le richieste di interventi strutturali, impiantistici e di manutenzione ordinaria/straordinaria atti a garantire le necessarie condizioni di sicurezza degli edifici scolastici (aule, e/o laboratori o palestre) e le richieste di documentazione obbligatoria di conformità e sicurezza delle strutture scolastiche.

Numerose sono state, infatti, le segnalazioni dei dirigenti scolastici alle Amministrazioni comunali e provinciali competenti per territorio, relativamente agli adeguamenti strutturali e alla manutenzione interna ed esterna degli edifici adibiti ad uso scolastico, alla maggiore esigenza di locali ed arredi scolastici, alla riduzione dalle esposizione alla radioattività naturale derivante dal gas Radon, nonché all’efficienza degli impianti termici e idrico-fognari.

Oltre alle criticità di vario genere, i dirigenti scolastici hanno continuato a segnalare la difficoltà a reperire e ricevere la documentazione di rito, tra cui si elencano le più richieste ovvero il certificato di agibilità o di collaudo statico o di idoneità; il certificato di prevenzione incendi (CPI) o di collaudo dell’impianto idrico antincendio; il progetto e la dichiarazione di conformità degli impianti; il certificato di conformità alle barriere architettoniche o la certificazione di collaudo scale di emergenza e porte REI; la documentazione relativa agli scarichi o alla centrale termica; il collaudo dell’impianto termico; la verifica di impianto di messa a terra o dell’ impianto di scariche atmosferiche.

Nella nota l’Ufficio scolastico regionale sottolineava gli obblighi delle Amministrazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, evidenziando inoltre che “per assicurare la necessaria ‘funzionalità della scuola dell’autonomia’, non si può prescindere dalla disponibilità di strutture idonee, adeguate e sicure”. Negli edifici scolastici ci sono i docenti, il personale non docente, gli alunni.

Le Istituzioni competenti, pertanto, venivano invitate a “voler adottare con urgenza, tutti gli interventi indispensabili a garantire il regolare funzionamento delle scuole, andando incontro, per quanto possibile, ai bisogni espressi in virtù di quello spirito di collaborazione istituzionale che può fattivamente garantite la qualità dell’offerta formativa del nostro sistema scolastico”.



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