Violenza e stalking, dati illustrati al Centro “Renata Fonte”

In occasione della ‘Giornata Internazionale della Donna’, presso il Centro Antiviolenza ‘Renata Fonte’ di Lecce, l”™Associazione Donne Insieme e l”™Università del Salento hanno presentato i dati che riguardano atti di violenza e stalking compiuti ai danni delle donne.

Donne che hanno lottato per manifestare i propri diritti, senza mai trascurarne i doveri; brave madri, brave mogli, brave professioniste. Oggi, 8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, si ricordano le conquiste contro discriminazioni e violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo. In mattinata l’Associazione Donne Insieme ed il Corso di Laurea in Scienze e Tecniche psicologiche dell’Università del Salento sono state protagoniste di una conferenza stampa – tenutasi presso il Centro Antiviolenza “Renata Fonte” di Lecce – che ha illustrato i dati di uno studio condotto su un campione di donne vittime di violenza e stalking, rivoltesi proprio alla sede del capoluogo salentino. L’elemento che più emerge con forza è che nell’80% dei casi, si subiscono abusi e violenze fisiche o psicologiche dal marito o compagno. Il restante 20% subisce violenze dai parenti. Solo il 10% richiede l’anonimato.

Violenza di Genere e Fenomeni di Stalking, Risultati Generici Ricerca 2011 – L’età media considerata per l’analisi è di 43 anni. Il 90% delle donne è di nazionalità italiana. L’invio viene fatto nel 75% dei casi dal numero verde 1522. Le donne sono nel 70% dei casi sposate con figli, mentre il restante 40% anche quest’ultimi subiscono violenza fisica e psicologica. Capitolo Stalking. L’elemento che più emerge con forza è che nell’80% dei casi, si subiscono abusi e violenze fisiche o psicologiche dal marito o compagno. Il restante 20% subisce violenze dai parenti. Le richieste sono varaibili. Il 90% vuole un supporto legale; il 30% ha bisogno di un aiuto psicologico; nel 5% dei casi vi è una richiesta di presa in carico come domicilio, ossia le donne contattano il Centro per ricevere indicazioni in merito ad un luogo dove “rifugiarsi”. Quando l’utente telefona al Centro è nel 70% dei casi spaventata; nel 30% è sotto shock. Solo il 10% richiede l’anonimato.

Maria Luisa Toto: «Si avverte un forte bisogno di legalità» – Durante la conferenza di presentazione dei dati è intervenuta proprio la presidente del Centro antiviolenza “Renata Fonte”, Maria Luisa Toto: «Noi non forniamo soltanto supporto psicologico alle donne che richiedono il nostro aiuto. Operiamo soprattutto dal punto di vista interistituzionale, perché tutti quanti devono dare il massimo per evitare e alleviare il dolore di moltissime ragazze. I dati testimoniano ansia, paura, comportamenti che superano i confini della normalità. I risultati ottenuti mostrano chiaramente che le donne vittime di violenza hanno dei livelli d’ansia maggiori prima di prendere parte ai gruppi di autoaiuto. E questo incide sui processi cognitivi. Dal volontariato, alla politica alle azienda ospedaliere, tutti sono chiamati a dare supporto a queste donne maltrattate».



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