Si conclude con la condanna il processo a carico di un 70enne del Basso Salento, accusato di aver molestato una ragazzina. Nelle scorse ore, i giudici della prima sezione collegiale (presidente Fabrizio Malagnino) hanno inflitto 2 anni di reclusione (pena sospesa) all’imputato.
L’anziano rispondeva delle accuse di violenza sessuale e adescamento di minorenni ed il pm Maria Grazia Anastasia, al termine della requisitoria, aveva invocato la condanna a 6 anni e 6 mesi. I giudici lo hanno condannato soltanto per la prima accusa. Invece, il 70enne è stato assolto dall’altra imputazione.
I giudici hanno comunque disposto anche il risarcimento del danno in separata sede ed una provvisionale di 10mila euro in favore della madre della ragazza che si era costituita parte civile con l’avvocato Giovanni Carlino.
L’inchiesta
Le indagini hanno preso il via dalla denuncia presentata dalla madre della 16enne (all’epoca dei fatti). I due episodi finiti sotto la lente della Procura risalgono al mese di agosto del 2021.
Secondo l’accusa, Il 70enne, un conoscente dei familiari della 16enne, allungò le mani sul suo corpo. I palpeggiamenti sarebbero avvenuti all’ingresso dell’abitazione di una parente della ragazzina. E due giorni dopo, l’uomo tornò alla carica, portando in dono un orologio alla 16enne. E mentre quest’ultima si trovava affacciata alla finestra, iniziò a lusingarla, dicendole, tra le altre cose, che aveva una bella abbronzatura e la invitò ad andare a mare o fuori a cena con lui.
La 16enne si confidò con la madre che decise di sporgere denuncia. Inoltre, la ragazza confermò le accuse nel corso dell’incidente probatorio.
Come detto, al termine del processo hai retto soltanto l’accusa di violenza sessuale.
L’imputato, difeso dall’avvocato Quintino Manco, potrà ad ogni modo presentare ricorso in Appello, una volta depositate le motivazioni della sentenza (entro 90 giorni).