Abusi sessuali sulla figlia 13enne? Resta in carcere il presunto padre-orco

Il Tribunale del Riesame ha confermato la misura cautelare del carcere, disposta in precedenza dal gip. Il genitore è accusato di avere abusato per ben cinque anni, a partire dal 2012, della figlia minorenne.

Resta dietro le sbarre, il presunto padre-orco di Alezio accusato di abusi sessuali sulla figlia 13enne.
  
Il Tribunale del Riesame (Presidente Silvio Piccinno) ha confermato la misura cautelare del carcere, disposta in precedenza dal gip Antonia Martalò. Il difensore dell'indagato, l'avvocato Giampiero Tramacere, aveva chiesto l'annullamento dell'ordinanza.
  
Continuano intanto a tutto campo, le indagini della Procura. Nei giorni scorsi, la ragazza è stata ascoltata nell'ambito dell'incidente probatorio per circa due ore,  presso il Tribunale dei Minorenni. La giovane ha confermato le accuse verso il padre, ribadendo di essere stata vittima di abusi. La 13enne ha invece affermato di non aver mai raccontato alla madre ciò che accadeva con il padre durante la sua assenza, per non procurarle dolore.
  
Intanto, la madre è stata sentita nei giorni scorsi dagli uomini della Polizia Giudiziaria di Lecce su delega del pubblico ministero Maria Rosaria Micucci. La donna, occorre precisare, non è indagata ma è stata sottoposta ad interrogatorio, come "persona informata dei fatti"con la formula del sit (sommarie informazioni testimoniali).
  
Gli inquirenti, dunque, vogliono chiarire anche la posizione della madre nella vicenda. Il padre della ragazza, invece, durante l'interrogatorio di garanzia svoltosi nelle settimane scorse ha  scelto la via del silenzio, avvalendosi della facoltà di non rispondere. Nei prossimi giorni, il pm dovrebbe chiedere il giudizio immediato nei confronti del presunto padre-orco. A quel punto, il legale dell'indagato potrebbe avanzare richiesta di rito abbreviato.  
  
Il 53enne di Alezio risponde dei reati di tentata prostituzione minorile, violenza sessuale continuata e aggravata.  Il genitore è accusato di avere abusato per ben cinque anni (a partire dal 2012) della figlia minorenne. Non solo, poiché le avrebbe chiesto di praticare con lui, rapporti sessuali di varia natura offrendole in cambio somme di denaro.
  
La ragazza dopo un lungo silenzio, si sarebbe confidata con il fidanzato e con un'amica. Ad ogni modo, trovò il coraggio di denunciare il padre. Inoltre, avrebbe riferito l'intenzione di suicidarsi e di aver messo in atto gesti autolesionisti (tagli sulle braccia e le gambe). Per dar sfogo alla terribile condizione, avrebbe poi annotato i propri disagi e stati d'animo sul telefonino, creando una sorta di diario. Infine, avrebbe registrato gli incontri con il padre e le squallide richieste.



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