Due persone finiscono sotto processo poiché avrebbero favorito la circolazione di prodotti alimentari, privi dei requisiti di sicurezza richiesti e destinati ai bambini, presso le scuole primarie e dell’infanzia della Provincia di Lecce. Con le accuse a vario titolo di frode nelle pubbliche forniture, falso materiale, falso ideologico, abuso d’ufficio e turbata libertà degli incanti formulate dal Pubblico Ministero, Francesca Miglietta sono stati rinviati a giudizio dal Gup, Alcide Maritati, Claudio Gatto, 53enne di Galatone, allora legale rappresentante e Presidente del Consiglio della Cooperativa che gestiva il servizio mensa e Umberto De Donno, 67enne, di Maglie, nella qualità di Dirigente del IV Settore presso il Comune di residenza.
Gli alimenti sotto accusa sarebbero risultati privi delle caratteristiche previste dai capitolati e dalle tabelle dietetiche e, cosa ancor più grave, erano destinate a migliaia di piccoli scolari che aderivano al servizio mensa. Da quanto emergerebbe dall'inchiesta, l’allora dirigente comunale De Donno avrebbe falsamente attestato in favore di Gatto nel “certificato” erroneamente datato 7 luglio 2010 (invece del 7 luglio 2011) che il servizio mensa affidato alla Cooperativa, presso le scuole materne ed elementari di Maglie, “era stato svolto in maniera regolare e con buon esito”. Questa "attestazione" sarebbe, però, risultata non rispondente al vero poiché la ditta sarebbe stata responsabile di diversi inadempimenti degli obblighi derivanti dal capitolato. Questo riscontro, infatti, emerse con chiarezza da un'ispezione del dipartimento di prevenzione dell’Asl di Maglie.
De Donno, dunque, nonostante fosse al corrente delle inadempienze di Gatto, lo avrebbe favorito consentendogli di proseguire il proprio rapporto contrattuale con l’Amministrazione comunale di Maglie. Inoltre, avrebbe permesso al legale rappresentante di partecipare alla nuova gara per “l’appalto del servizio di refezione scolastica presso le scuole materne e primarie statali” del Comune di Maglie.
L’indagine, coordinata dal pubblico ministero Antonio Negro, venne avviata con un controllo di routine nelle mense scolastiche da parte del Nas e dell’Asl e fece venire a galla il presunto scandalo. Gatto, stipulati i contratti d’appalto con le amministrazioni comunali di Maglie, Taurisano, Collepasso, Taviano, Presicce, Sannicola, Galatone, Galatina, Gallipoli, Corigliano d’Otranto, Parabita e Alezio, non avrebbe fornito i prodotti alimentari con le caratteristiche e i requisiti previsti. In ogni caso, però, avrebbe percepito il corrispettivo previsto. Nel corso dell’indagine sono stati sentiti come persone informate dei fatti i genitori di alcuni bambini e i dipendenti della stessa ditta, nel frattempo, scioltasi. Gli indagati sono difesi dagli avvocati Luigi Rella, Elio Perrone e Gerardo Carrieri.
L'inizio del processo è stato fissato per il 9 novembre, dinanzi ai giudici della seconda sezione penale collegiale.