Per giorni gli agenti della Squadra Mobile hanno ‘seguito’ i suoi movimenti, sospettando che piazza Ludovico Ariosto e via Reale ospitassero un giro di spaccio.
I sospetti sono diventati ‘certezze’ nella notte, quando gli uomini in divisa hanno arrestato, in flagranza di reato, Giampaolo Vergallo. Il 42enne di Surbo, volto conosciuto alle forze dell’ordine, dovrà difendersi dall’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E di droga, gli agenti, ne hanno trovata e sequestrata tanta: circa 122,82 grammi lordi. Per lo stesso reato, è finito nei guai anche un 38enne di Lecce, anche lui volto noto. Entrambi già sottoposti a Daspo.
Controllato per giorni fino al blitz
Questi i fatti. Gli agenti della Squadra Mobile, convinti che il 42enne gestisse un suo giro di spaccio in piazza Ludovico Ariosto ed in via Reale, lo hanno ‘seguito’ e controllato per giorni. Il suo, del resto, era un nome conosciuto, legato spesso all’orbita del tifo organizzato. L’ultimo servizio mirato di osservazione si è concluso nella notte, con un controllo.
Quando si è ritrovato faccia a faccia con gli agenti, Vergallo ha tentato di disfarsi di una confezione in cellophane trasparente, sigillata all’estremità con del nastro adesivo bianco. Il pacchetto conteneva circa 0,53 grammi lordi di cocaina. Il gesto non è passato inosservato tant’è che i poliziotti hanno recuperato l’involucro scoprendone il contenuto. Il resto è spuntato fuori durante la perquisizione personale. All’interno del taschino della maglietta indossata dal 42enne sono state trovate altre dosi di sostanza stupefacente: cocaina e hashish, confezionate con del cellophane trasparente dello stesso tipo del precedente. E se non bastasse anche 180 euro in contanti. Per la precisione 9 banconote da € 20.
A quel punto, la perquisizione è stata estesa anche all’autovettura e ad una abitazione in uso al 42enne, ma di proprietà del 38enne, dove è stata rinvenuta altra sostanza stupefacente: circa 50 dosi di cocaina. Non mancavano i soldi: 220 euro (10 banconote da 20 euro e 2 banconote da 10 euro).
Tutto sottoposto a sequestro.
Una volta concluse le formalità di rito, per il 42enne si sono aperte le porte della Casa Circondariale di Lecce, dove si trova ora a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
