Chirurgia estetica sotto i riflettori dei Nas, a Lecce nei guai un direttore sanitario. Trovati farmaci scaduti o “ad uso ospedaliero”.

Deferito in stato di libertà il direttore sanitario di un ambulatorio di medicina estetica di Lecce dove sono stati trovati medicinali scaduti e con l’indicazione “ad uso ospedaliero”, pertanto illegalmente detenuti.

Il caso di Samantha Migliore, morta dopo un ritocco al seno, ha acceso i riflettori sugli interventi di chirurgia estetica effettuati da personale non qualificato che, per soli fini di lucro, esegue pratiche riservate esclusivamente ai medici, sottovalutando le conseguenze che possono derivare da prestazioni eseguite senza un’adeguata preparazione professionale, con apparecchiatura non idonea e in locali carenti dei minimi requisiti sanitari e strutturali.

Un fatto di cronaca, non isolato, che ha portato i Carabinieri dei NAS, d’intesa con il Ministero della Salute, a condurre una campagna di controllo, su tutto il territorio nazionale. Obiettivo? Verificare la corretta erogazione delle prestazioni di medicina estetica.

I controlli

Lo scopo degli approfondimenti è stato quello di verificare l’idoneità tecnica dell’attrezzatura impiegata, la sussistenza dei requisiti igienico-strutturali e organizzativi, il possesso delle previste autorizzazioni, la presenza di qualifiche professionali, con particolare riguardo all’applicazione di filler, impianti cutanei ed altre procedure tra cui anche i trattamenti mediante il fattore di crescita PRP (plasma ricco di piastrine) per la biorivitalizzazione della pelle, tutte pratiche che per loro natura sono le più soggette ad essere eseguite abusivamente.

A Lecce

Deferito in stato di libertà il direttore sanitario di un ambulatorio di medicina estetica di Lecce dove, nel corso di un’attività ispettiva, sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro medicinali scaduti di validità e con l’indicazione “ad uso ospedaliero”, pertanto, illegalmente detenuti.

Restando in Puglia, a Taranto, a finire nei guai è un medico di chirurgia plastica, titolare di un centro di medicina estetica e plastica che, in assenza di autorizzazione, avrebbe eseguito trattamenti a scopo terapeutico mediante la tecnica del plasma ricco di piastrine, attraverso il prelievo, la lavorazione e la rinfusione del sangue ai pazienti. Nella circostanza è stato eseguito il sequestro di una centrifuga per la produzione di emocomponenti e di 28 provette sterili anticoagulanti, per un valore complessivo 2mila euro.

I numeri

I numeri parlano da soli e fanno capire la portata di un fenomeno preoccupante. Su 793 strutture ispezionate, tra centri estetici e studi medici estetici, in 110 è stato trovato qualcosa che non va. 33 i titolari e gli operatori deferiti all’autorità giudiziaria. 187mila euro, invece, il totale delle sanzioni amministrative contestate.

Non solo, i Carabinieri NAS hanno eseguito il sequestro/sospensione di 8 centri estetici e 3 studi medici/poliambulatori poiché abusivi e/o privi dei requisiti minimi per il funzionamento.

Sequestrati 2 apparecchi elettromedicali e, presso studi di medicina estetica, 5 dispositivi per la centrifugazione del siero ematico poiché non autorizzati e/o utilizzati da personale privo di adeguata formazione, nonché 79 confezioni di medicinali e oltre 500 dispositivi medici (garze, siringhe, aghi sterili per tatuaggi ecc.) scaduti di validità e/o illecitamente detenuti.

Sono stati accertati 41 illeciti penali, riconducibili all’esercizio abusivo della professione sanitaria, all’attivazione abusiva di ambulatori di medicina estetica, ad irregolarità nella gestione e detenzione dei farmaci poiché risultati scaduti, alla ricettazione di farmaci ad uso ospedaliero ed alla falsificazione di attestati professionali.

Contestate ulteriori 86 sanzioni per inadempienze autorizzative e procedurali connesse con la mancata applicazione di Leggi Regionali e della normativa inerente l’attività di estetista.

Oscurati 8 siti web

Il controllo è stato esteso anche al web al fine di verificare l’offerta in vendita e/o la pubblicità illegale di medicinali e dispositivi medici utilizzati abusivamente nel campo della “medicina estetica”. Una terminato, 8 siti web sono stati oscurati.

I siti, tutti risultati ospitati su server esteri e con gestori anonimi facilmente raggiungibili dall’Italia, promuovevano, a fini estetici per trattamenti anti-aging:

  • medicinali a base di “tossina botulinica” soggetti a prescrizione medica obbligatoria, vendibili in farmacia da parte di farmacista abilitato ed utilizzabili solo sotto controllo di personale sanitario;
  • dispositivi medici iniettabili per via sottocutanea (cd. filler) a base di “acido ialuronico”, risultati peraltro “sospesi” dal Ministero della Salute, anch’essi devoluti all’esclusivo impiego da parte di sanitari per il riempimento e la ricostruzione del seno e/o dei glutei;
  • prodotti cosmetici con etichettatura irregolare.