
Nel mirino dell'inchiesta che ha portato all'arresto di 90 persone sarebbe finita anche la partita tra il Gallipoli e Real Marcianise. Disputato nel 2009, il match valse per il giallorossi la promozione diretta in serie B. Il 'Principe' e allora allenatore giallorosso, Giannini sarebbe accusato di frode sportiva con l'aggravante della finalità mafiosa.
Secondo ultime indiscrezioni – ancora da riscontare nella loro ufficialità – gli inquirenti starebbero indagando su di un presunto intervento degli imprenditori Righi atto a favorire la promozione del Gallipoli Calcio la promozione in serie B. 50mila euro, questa la cifra sborsata ad alcuni giocatori del Real Marcianise affinchè perdessero l'incontro con i salentini. Gira ancora molta confusione su questa notizia, tanto che i diretti interessati devono ancora esprimersi su tali voci. Ma è questo uno degli aspetti emersi dall'indagine che ha portato, nell'operazione scattata questa mattina all'alba, all'arresto di 90 persone ed al sequestro di beni per 250 milioni di euro. Il blitz, coordinato dalla Direzione Nazionale Antimafia e dalle Direzioni distrettuali antimafia di Napoli, Roma e Firenze, è partito contemporaneamente in Campania, Lazio e Toscana. A finire in manette sono persone accusate di far parte del clan Contini. Uno dei destinatari delle ordinanze di custodia cautelare, all’arrivo delle forze dell’ordine, si è gettato dalla finestra.
All'epoca a guidare la squadra era mister Giuseppe Giannini. Secondo l'accusa, prima della partita Salvatore e Ivano Righi, si misero d'accordo sul risultato "favorevole" alla squadra salentina, che di fatto vinse per 3 a 2, conseguendo la promozione nella serie superiore. Frode sportiva con l'aggravante della finalità mafiosa, questo il reato contestato all'ex capitano della Roma, il numero 10 della Nazionale e ora allenatore del Libano Giannini e a Luigi Dimitri, all'epoca direttore sportivo del Gallipoli Calcio. Ancora però non è chiara la motivazione in base alla quale i due protagonisti della cavalcata ionica siano finiti nel registro degli indagati. Quella del Gallipoli in serie B fu una favola, vissuta come tale dai tanti tifosi giallorossi. Un sogno che ora rischia di diventare solo un brutto incubo.