
Era accusata di maltrattamenti e violenza privata aggravati ai danni di alcuni bambini di una scuola materna e per una maestra di Trepuzzi, nella giornata di oggi, è arrivata la condanna.
Il Giudice della Prima Sezione Penale del Tribunale di Lecce, Maddalena Torelli ha condannato la docente alla pena di 3 anni e sei mesi.
Nella scorsa udienza del 16 gennaio la pubblica accusa, rappresentata dal Pubblico Ministero Roberta Licci aveva invocato la condanna a quattro anni.
Le accuse
La maestra, all’epoca dei fatti in servizio presso una Scuola Materna di Surbo, durante l’anno scolastico 2010/2011, avrebbe pronunciato in svariate occasioni, parolacce ed offese in dialetto nei confronti dei bimbi. Inoltre, più di una volta, avrebbe percosso gli scolari con schiaffi e altri colpi “proibiti”, tra cui un bambino straniero, pronunciando la frase ” tantu quistu nu capisce”. In un’occasione, addirittura, avrebbe colpito un alunno con una matita appuntita, tanto da provocargli un buco sulla mano e la fuoriuscita di sangue. Non solo, poiché la maestra avrebbe obbligato un altro bambino a restare chiuso nel bagno, come punizione qualora si fosse fatto addosso i propri bisogni.
Nel corso del dibattimento, fra i vari testimoni è stata ascoltata la preside della scuola e di un altro istituto di Bari dove la docente aveva prestato servizio. Hanno dichiarato che molti genitori si erano lamentati dei suoi comportamenti quanto meno irrituali. Sono stati sentiti anche diversi genitori ed una psicologa che hanno confermato le accuse.
Non solo il Giudice ha disposto, altresì, il risarcimento dei danni nei confronti delle parti civili, gli alunni e il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; oltre al pagamento delle spese legali sostenute dalle parti civili.
Il collegio difensivo
La maestra era difesa dagli avvocati Antonio Savoia e Marco Pezzuto, mentre le parti civili erano rappresentate dai legali Ester Nemola, Giuseppe Lefons e Salvatore Arnesano.