Per l’operaio, “pizzicato” nel febbraio scorso, con circa mezzo chilo di cocaina custodito in una busta nascosta negli slip, arriva la condanna.
Nelle scorse ore, al termine del processo con rito abbreviato (consente lo sconto di pena di un terzo), il gup Sergio Tosi ha condannato A. D. V., 24enne di Casarano, a 4 anni di reclusione per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, escludendo l’aggravante dell’ingente quantità contestata dalla Procura (il pubblico ministero Simona Rizzo aveva invocato una pena ben più alta).
Ad ogni modo, l’imputato difeso dall’avvocato difensore Antonio Venneri, potrà presentare ricorso in Appello.
L’arresto
I fatti risalgono al 3 febbraio scorso. Intorno alle 20, A. D V. alla guida di una Volkswagen Golf nera, in presenza di un posto di blocco nei pressi della rotatoria di via Solferino, all’ingresso di Casarano, tentava di cambiare strada. I carabinieri insospettiti dalla manovra, decidevano di bloccarlo. A quel punto, il giovane decideva di consegnare la droga ai militari. Si trattava di mezzo chilo di cocaina che teneva custodito, all’interno di una busta nascosta negli slip.
Come disposto dal pubblico ministero di turno Massimiliano Carducci, la droga ed il telefonino venivano posti sotto sequestro ed il 24enne di Casarano, veniva arrestato e condotto in carcere.
Durante l’udienza di convalida, davanti al gip Simona Panzera, l’arrestato chiedeva scusa, mostrandosi pentito e dichiarando di avere agito in quel modo, a causa di difficoltà economiche.
In seguito, il giudice convalidava l’arresto, ma disponeva la misura cautelare dei domiciliari, come richiesto dall’avvocato Venneri. Il gip teneva conto del suo stato di incensurato e del suo pentimento, oltre che del fatto che A.D.V. avesse un lavoro.