La movida di Otranto sotto i riflettori, nei guai anche un Dj sorpreso con 3mila brani scaricati illegalmente

I controlli anticovid nella movida idruntina non si fermano. Tante le ‘violazioni’ scoperte : dalla carenza dei requisiti minimi in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro ai dipendenti in nero

La curva dei contagi che è tornata a salire impone maggiore attenzione al rispetto delle regole anti-Covid imposte per evitare la diffusione dei contagi. Con l’aumento dei numeri di casi di Coronavirus, i luoghi della movida dove è più difficile mantenere la distanza di sicurezza, sono tornati sotto le luci dei riflettori,anche degli uomini in divisa che, in questi giorni clou dell’estate, hanno controllato Otranto, una delle località più animate in questi mesi.

I controlli anticovid nella movida idruntina non si fermano

I Carabinieri della stazione locale, insieme agli uomini del Nil e agli ispettori del lavoro della ITL di Lecce, hanno controllato il 18 e 19 agosto diverse attività commerciali della cittadina affacciata sul male contestando ai titolari non solo alcune violazioni in materia di norme anti-Covid, ma anche qualche carenza dei requisiti minimi in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.  E lavoro nero. Nei guai è finito anche un dj non munito di Licenza Siae al quale è stata sequestrata una pen-drive contente oltre 3000 tracce di brani scaricati in maniera abusiva.

Numeri alla mano sono 3 le attività finite sotto la lente di ingrandimento, 30 i dipendenti controllati di cui 6 sono risultati completamente in nero. 25mila euro, invece, è il totale delle sanzioni amministrative che sono state comminate. Ad una attività imprenditoriale che è stata sospesa è stata contestata una ammenda per circa 35mila euro.



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