Coronavirus, 3 nuovi casi in Salento che piange un’altra vittima. Il bilancio

Sono 164 i casi di Coronavirus nella Provincia di Lecce. Tre i nuovi contagi. Sono i numeri dell’ultimo aggiornamento della Regione Puglia.

La febbre ha costretto il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli a lasciare il testimone della consueta conferenza stampa delle 18.00 con il bollettino dei contagi e dei morti ai direttori Agostino Miozzo e Luigi D’Angelo. Mentre l’ex numero uno Guido Bertolaso, voluto dal Governatore della Lombardia Attilio Fontana per guidare i lavori dell’Ospedale costruito in tempi-record in un padiglione della Fiera di Milano, è stato ricoverato al San Raffaele dopo essere risultato positivo al Coronavirus.

I casi in Puglia

Crescono, di poco, i casi in Puglia. Se il bollettino di ieri del Governatore Michele Emiliano – scritto sulla base delle informazioni ricevute dal direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro – contava 1005 contagi, nell’ultimo aggiornamento sono risultati positivi 88 tamponi su 878 test per l’infezione Covid-19 effettuati in tutta la Regione.
I nuovi casi sono così divisi:

  • 32 nella Provincia di Bari
  • 3 nella Provincia Bat
  • 22 nella Provincia di Foggia
  • 5 nella Provincia di Taranto
  • 13 nella Provincia di Brindisi
  • 3 nella Provincia di Lecce
  • 0 attribuiti a residenti fuori regione
  • 10 per i quali è in corso l’attribuzione della relativa provincia.

Quattro, invece, le vittime: 2 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Bari e 1 in provincia di Lecce.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 1.093. Così divisi:

  • 336 nella Provincia di Bari
  • 65 nella Provincia di Bat
  • 277 nella Provincia di Foggia
  • 56 nella Provincia di Taranto
  • 116 nella Provincia di Brindisi
  • 164 nella Provincia di Lecce
  • 15 attribuiti a residenti fuori regione
  • 64 per i quali è in corso l’attribuzione della relativa provincia.

Picco forse questa settimana

«Credo che questa settimana ed i primi giorni della prossima saranno decisivi perché saranno i momenti in cui i provvedimenti del governo di 15-20 giorni fa dovrebbero trovare effetto, efficacia e impatto». Lo ha detto Ranieri Guerra, direttore vicario dell’Oms, parlando  a «Circo Massimo» su Radio Capital.



In questo articolo: