La Polizia di Stato sta eseguendo a Lecce e in provincia il ritardato arresto di 13 cittadini italiani e di 1 cittadino marocchino, alcuni dei quali contigui ai clan della criminalità organizzata locale, ritenuti responsabili del reato di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina anche all’interno di rinomate discoteche sia del capoluogo che di tutte le principali località rivierasche del Salento.
Le indagini della Squadra Mobile di Lecce e del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, coordinate dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, sono state avviate nel mese di luglio scorso, con il contributo della Direzione Centrale per Servizi Antidroga e del Servizio Polizia Scientifica.
L’operazione rientra nel progetto “PUSHER 3”
Fondamentale è stato l’impiego di agenti sotto copertura che hanno finto l’acquisto di droga, ritardando così l’arresto degli spacciatori responsabili della cessione al fine di completare tutte le indagini.
L’attività illecita veniva consumata dagli indagati sia a Lecce che in diverse località balneari della provincia anche all’interno di conosciutissime e frequentate discoteche.
Agenti sotto-copertura e telecamere nascoste
Il ricorso all’intervento dell’undercover (agente sotto-copertura), anche attraverso l’utilizzo di telecamere nascoste, ha consentito di risalire, in soli 30 giorni, alla fitta rete di spaccio presente in ben 4 locali notturni, consentendo di raccogliere gravi elementi indiziari nei confronti dei 14 soggetti arrestati.
Alcuni degli arrestati sono certamente contigui ai clan della criminalità organizzata locale.
Chiusi i 4 locali pubblici coinvolti
La Questura di Lecce ha intanto avviato i procedimenti amministrativi finalizzati alla chiusura dei 4 locali pubblici interessati, secondo le disposizioni dell’articolo 100 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza.
Se ne saprà di più sull’operazione nel corso della conferenza stampa convocata questa mattina alle ore 12:00 presso la Questura di Lecce.
