Prelievi dal conto di una signora malata? Chiesta la condanna per tre dipendenti di banca

La presunta vittima, una dipendente della Regione afflitta da problemi di salute, si è costituita parte civile. La sentenza del giudice monocratico è prevista per il 12 aprile prossimo.

La Procura presenta il “conto” a tre dipendenti di Banca, accusati di prelievi per quasi 14mila euro dal conto corrente di una signora malata.

Il vpo d’udienza ha invocato la pena di tre anni ciascuno per: Daniela Salamanca, 57 anni, di Cavallino (difesa dagli avvocati Giuseppe e Pasquale Corleto); Rita Giannetti, 62 anni, di Lecce (assistita dal legale Amilcare Tana); Alberto Melica, 60 anni, di Cavallino (avvocato Luigi Covella).

Rispondono delle accuse di furto e falsità in scrittura privata.

La presunta vittima, una dipendente della Regione Puglia afflitta da problemi di salute, si è costituita parte civile con l’avvocato Marcello Apollonio. Invece, il Banco di Napoli citato come responsabile civile, è assistito dall’avvocato Ester Nemola.

La sentenza del giudice monocratico Annalisa de Benedictis è prevista per il 12 aprile prossimo.

Le indagini

Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Giovanni Gagliotta, presero il via con la denuncia presentata dall’amministratore di sostegno della signora, incaricato di fare un estratto del conto su cui veniva accreditato il suo stipendio, poiché la donna per un periodo piuttosto lungo era stata sottoposta cure e ricoverato in terapia intensiva. Risultò che tra luglio e dicembre del 2012, erano stati effettuati alcuni prelievi “sospetti” dal suo conto, aperto presso la Filiale di Piazza Mazzini del Banco di Napoli. Sulle distinte, era inoltre apposta la sua firma.

I prelievi

Nello specifico, Daniela Salamanca, secondo la Procura, avrebbe prelevato con la falsa firma della signora malata, la cifra complessiva di 4.900 euro. Rita Giannetti è accusata di un ammanco di 5.700 euro e di false distinte. Ad Alberto Melica è, invece, addebitato un solo prelievo di 3.000 euro.



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