Scoperta attività di macellazione clandestina di cavalli, quattro persone denunciate

Durante la verifica è stato individuato un lavoratore, intento a prestare la propria attività all’interno del macello, totalmente in nero.

Nell’ambito di un’operazione di polizia giudiziaria delegata dalla Procura della Repubblica di Lecce, la Guardia di Finanza della Compagnia di Gallipoli, con la collaborazione di personale veterinario dell’Asl di Lecce, ha portato a termine un intervento finalizzato al contrasto degli illeciti posti in essere da una società salentina che opera nel settore della macellazione di cavalli provenienti da Paesi intra Unione Europea quali la Spagna e la Polonia.

L’attività investigativa ha permesso di portare a galla gravi violazioni alla normativa sanitaria e di sicurezza alimentare per la tutela della salute pubblica, oltre che di natura fiscale e contributiva.

In particolare, nel corso di un’attività di perquisizione disposta dall’Autorità Giudiziaria, quattro persone sono state colte in flagranza mentre macellavano un cavallo, in assenza del veterinario dell’Azienda Sanitaria Locale e, pertanto, non sottoposto a visita ante mortem.

L’attività di perquisizione  ha altresì consentito di trovare un timbro contraffatto che riproduceva il ‘bollo/sigillo sanitario’, utile per certificare l’idoneità delle carni macellate clandestinamente, destinate all’alimentazione.

Durante la verifica è stato inoltre individuato un lavoratore, intento a prestare la propria attività all’interno del macello, totalmente in nero.

I quattro sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Lecce per le ipotesi di ‘commercio di sostanze alimentari nocive, contraffazione di sigilli pubblici e frode nell’esercizio del commercio.

Contestualmente, su segnalazione delle Fiamme Gialle e dei funzionari di “Via Miglietta”, il Dipartimento Promozione della Salute e del Benessere della Regione Puglia ha disposto l’immediata sospensione dell’attività per la durata di 180 giorni.

Sono in corso ulteriori approfondimenti investigativi, anche di natura fiscale, finalizzati a ricostruire compiutamente l’entità del fenomeno fraudolento scoperto dalle Fiamme Gialle a tutela dell’erario e della salute pubblica.