Inchiesta “Estia” case popolari: Riesame conferma misure interdittive per Perulli e Rollo

Dopo gli interrogatori di garanzia, il gip ha accolto la richiesta della Procura. Entrambi rispondono dell’accusa di associazione a delinquere.

Il Riesame conferma le due misure interdittive per 1 anno, nell’ambito dell’inchiesta “Estia” sulle case popolari.

Il collegio (Presidente Silvio Piccinno, relatore Pia Verderosa, a latere Antonio Gatto) ha rigettato l’istanza della difesa che aveva impugnato l’ordinanza del gip.

Ricordiamo che, dopo gli interrogatori di garanzia, il giudice Giovanni Gallo ha accolto la richiesta della Procura per Piera Perulli, 52enne di Lecce, responsabile dell’Ufficio Casa dall’ottobre del 2012 ed attualmente in carica, considerata il braccio operativo di Attilio Monosi e nei confronti di Paolo Rollo, 60 anni di Lecce, Dirigente Ufficio Patrimonio del Comune, dall’aprile del 2013 fino al 31 dicembre del 2014 (attualmente in carica al Settore Trasporti).

La Procura (l’inchiesta è coordinata dai pubblici ministeri Roberta Licci e Massiliano Carducci) ritiene che la Perulli abbia “istruito tutti i provvedimenti amministrativi adottati nel sistema di illecita gestione degli alloggi popolari…assicurando la perpetrazione del sistema di gestione e controllo dei consensi elettorale”.

Invece, Paolo Rollo risponde anch’egli di associazione a delinquere, nel ruolo di “firmatario” di taluni provvedimenti, ritenuti illegittimi.

Piera Perulli è assistita dall’avvocato Viola Messa.
Paolo Rollo, è invece difeso dall’avvocato Stefano De Francesco.

Gli interrogatori di garanzia

Entrambi gli indagati, durante gli interrogatori di garanzia, hanno chiarito la propria posizione, difendendosi dalle accuse.

Invece, è stata rigettata dal gip Gallo la richiesta d’interdittiva per Giovanni Puce, 55enne di Maglie, Dirigente dell’Ufficio Casa, dal 1 gennaio del 2015 fino al febbraio del 2016, difeso dall’avvocato Ivana Quarta.

Il gip, inoltre, ha respinto l’istanza della Procura nei confronti di Luisa Fracasso, 46enne di Galatina, assistita dall’avvocato Giuseppe Corleto.
Stesso discorso per Sergio De Salvatore, 62 anni leccese, difeso dall’avvocato Silvio Verri, funzionario dell’Ufficio Erp.



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