Il gup Carlo Cazzella ha comunque condannato al termine del processo con il rito abbreviato alla pena di: 1 anno e 4 mesi, Daniele Balloi, 33enne e 2 anni e 4 mesi, Angelo Belfiume 38 anni, entrambi di Melendugno; 3 anni e 4 mesi, Maurizio Miloso 45enne di Marano di Napoli; 5 anni e 4 mesi, l'albanese Bilaj Bocaj, 48enne; 2 anni e 6 mesi, Paolo Merico 31 anni e Alessandro Migliorini 30 anni di Poggiardo; 4 anni Carlo Squittino 45 enne di Castro; 1 anno e 10 mesi per Andrea Petrachi, 49enne di Lecce. Il giudice ha assolto tutti gli imputati dal reato di associazione, condannandoli soltanto in merito allo spaccio di sostanze stupefacenti. Inoltre, il dr. Cazzella ha rinviato a giudizio Ciro Vacca, 60enne di Cavallino. Egli dovrà presentarsi in data 22 febbraio, innanzi al giudice monocratico Sergio Tosi per l'inizio del processo.
Secondo l'accusa, gli imputati avevano costituito un'organizzazione italo-albanese, (ipotesi caduta al termine del processo) dedita al traffico ed allo spaccio di stupefacenti. Per tale ragione, in una udienza precedente il pm ha invocato pene ben più severe, chiedendo per Squittino, presunto capo dell'organizzazione, la condanna a 10 anni.
L'operazione condotta dal sostituto procuratore antimafia Guglielmo Cataldi e coordinata dai finanzieri del Gico della Gdf, raggiunse il suo culmine con l'arresto, il 19 maggio 2014, di Pellecchia, Miloso, Belfiume e Squittino, in un deposito di Melendugno. Qui venne rinvenuto un ingente quantitativo di hashish, "esportato" in Salento dai due corrieri campani. Invece, le successive indagini portarono all'identificazione degli altri membri del sodalizio criminale e servirono a disvelare un traffico di eroina e cocaina dall'Albania.
Fondamentale l'ausilio delle intercettazioni che permisero di risalire alle "sostanze proibite", attraverso la "traduzione" di frasi dal contenuto criptico: "tre cicoria”; “busta d'insalata da cento”; "due pizze con funghi marroni"; "due condizionatori verdi"; "matassa verde o filo marrone". Il traffico e lo spaccio si sarebbe verificato dal gennaio 2012 fino al marzo 2013, interessando diverse località del territorio salentino.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati: Giuseppe Gennaccari, Luca Puce, Silvia Mauro, Massimiliano Petrachi, Donato Sabetta, Elvia Belmonte, Selene Mariano, Velia Pennetta, Edwige Sforza, Oronzo Mario Ingrosso, Patrizia Manzi.
