Sospensione dell’ex direttore generale della Asl di Lecce, Rodolfo Rollo. La parola passa al Riesame

L’udienza camerale è fissata per il 25 novembre. In quella data, l’avvocato Massimo Manfreda discuterà il ricorso contro l’ordinanza del gip Simona Panzera

Conferenza Stampa Sala Giunti, Lecce (ph. Mattia Maniglio)

Dopo che la difesa dell’ex direttore generale della Asl di Lecce, Rodolfo Rollo, ha impugnato il provvedimento di sospensione, chiedendo la revoca della misura, la parola passa al Riesame.

L’udienza camerale è fissata per il 25 novembre. In quella data, l’avvocato Massimo Manfreda discuterà il ricorso contro l’ordinanza del gip Simona Panzera che disponeva la misura interdittiva della sospensione dall’incarico per un anno nei confronti del 61enne di Cavallino ed accoglieva la richiesta del sostituto procuratore Alessandro Prontera.

Ora saranno i giudici del Tribunale del Riesame a stabilire se accogliere il ricorso della difesa o se confermare la misura del gip. L’ordinanza è stata eseguita il 26 ottobre dai militari della Guardia di Finanza di Lecce. In precedenza, era arrivato invece l’avviso di conclusione delle indagini, a firma del pm, relativo all’inchiesta “Re Artù” che ha portato ad un terremoto giudiziario nel panorama politico e nel mondo della sanità pugliese. Rodolfo Rollo è accusato di corruzione impropria per aver “favorito” l’accordo per l’acquisto delle prestazioni dialitiche del Centro “Santa Marcellina” dell’ospedale Panico di Tricase, diretto da Suor Margherita, attraverso l’intermediazione di Salvatore Ruggeri che era, all’epoca dei fatti, assessore regionale al Welfare. In cambio avrebbe ottenuto come “favore” l’assunzione del figlio al Cardinal Panico di Tricase a tempo pieno e determinato (a decorrere dal 30 settembre 2019) previa nuova attivazione di una funzione di ‘ingegneria clinica’ cui veniva appositamente destinato con incarico di dirigente professionale ingegnere (prorogato sino al 30 settembre 2022).

Raggiunto dalla richiesta di applicazione della misura interdittiva, Rollo si era dimesso dall’incarico di direttore generale della Asl, passando a ricoprire l’incarico di direttore del distretto di Lecce.

Nel corso dell’interrogatorio di garanzia dinanzi al gip, Rodolfo Rollo aveva respinto le accuse escludendo forzature e precisando che l’iter per l’accreditamento degli ambulatori per la dialisi è stato legittimo. Così come, a suo dire, anche l’assunzione del figlio non sarebbe stato il frutto di scambio di favori.



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