‘Trovagli lavoro, è un bravo ragazzo’: condannato Pompeo Rosario Padovano per la lettera ‘minatoria’ di raccomandazione

Il gup Simona Panzera ha emesso la sentenza al termine del processo con rito abbreviato. Condannato anche il presunto complice, il 43enne Luca Gransasso. Entrambi rispondono del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Arriva la condanna a 4 anni nei confronti di Pompeo Rosario Padovano, per una lettera minatoria di "raccomandazione", al titolare di un attività commerciale.  Il gup Simona Panzera ha emesso la sentenza al termine del processo con rito abbreviato, disponendo anche il pagamento di una multa di 4.000 euro.

Condannato anche il presunto complice, il 43enne Luca Gransasso anch'egli di Gallipoli, a 2 anni e 8 mesi e 2.000 euro di multa. Entrambi rispondono del reato di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. Al termine della discussione, il pubblico ministero d'udienza Donatina Buffelli ha invocato una pena di 7 anni per Padovano e di 4  nei confronti di Gransasso. Il 46enne Gallipolino Pompeo Rosario Padovano è assistito dall'avvocato Luigi Piccinni. Il legale ha chiesto l'assoluzione perché il "fatto non sussiste" e non ci sarebbe stato alcun metodo mafioso nella richiesta fatta al commerciante. Luca Gransasso è difeso dall'avvocato Speranza Faenza.
 
Padovano è accusato di avere chiesto "attraverso intimidazione" al titolare di un attività commerciale, di "trovare un lavoro" a Gransasso. Difatti, sostiene il procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone titolare dell'inchiesta, che quest'ultimo avrebbe consegnato agli inizi marzo del 2011 una lettera alla presunta vittima, a firma di Rosario Padovano, che gli veniva letta sul momento. In essa, scritta dal carcere di Voghera dov'è detenuto, il boss chiedeva di aiutare Gransasso, perché "bravo ragazzo" e "le cui sorti gli stavano a cuore". Il contenuto delle lettera, sostiene il pm Mignone, era diretta a "intimidire" l'interlocutore che avrebbe pagato a caro prezzo un'eventuale rifiuto.  Fu lo stesso commerciante a denunciare i fatti ai carabinieri.

In una scorsa udienza, Padovano rilasciato spontanee dichiarazioni innanzi al giudice, ammettendo di avere ordinato di ammazzare il fratello Salvatore, ma negando di avere compiuto l'estorsione ai danni del commerciante. Pompeo Rosario Padovano divenne capo clan dell'omonimo gruppo, dopo l'esecuzione mafiosa del fratello, avvenuta nel novembre 2009.

Ricordiamo che Pompeo Rosario Padovano è stato condannato a 10 anni di carcere, già nel luglio di 4 anni fa per estorsione aggravata dalla minaccia e dal metodo mafioso ai danni dello stesso commerciante e di altri soggetti.



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