In calo le aziende artigiane in Puglia. Ce ne sono in totale 70.759 – contro le 71.867 – dell’anno precedente. Se ne sono “perse” 1.108, per una flessione pari all’1,5%. E Lecce rappresenta il 25,2% delle aziende artigiane (18.847 su 70.759). È diminuito di 338 unità (-1,9%). Questo è quanto emerge da un’indagine sulla nati-mortalità delle attività economiche, elaborato dal Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia su dati Unioncamere-Infocamere. Il saldo negativo si deve principalmente – stando alle statistiche – alla chiusura di 554 ditte di costruzioni (da 24.676 a 24.122), pari ad un tasso del 2,2%. Il comparto edile rappresenta il 34,1%della totalità delle imprese artigiane.
«I dati elaborati dal nostro Centro Studi – commenta Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia – segnalano un calo delle aziende artigiane su base annuale. Dall’inizio della crisi economica le nostre piccole imprese hanno complessivamente dimostrato una resilienza senza pari, registrando altalenanti performance su base congiunturale. Molte di loro hanno superato le difficoltà sfoderando le armi dell’innovazione e dell’internazionalizzazione e puntando sulle proprie caratteristiche di adattabilità rispetto alle mutate situazioni di contesto. Tuttavia non sempre quest’approccio è stato sufficiente».
In calo anche l’andamento delle attività manifatturiere (-370 unità, da 16.832 a 16.462). Rappresentano il 23,3% dello stock complessivo. Seguono il commercio all’ingrosso e al dettaglio, pari al 9,1% del totale, che comprende, per la maggior parte, aziende erogatrici di servizi alle persone ed alle imprese (-126 aziende, da 6.593 a 6.467); il settore dei trasporti, pari al 5,4%delle aziende artigiane registra la perdita di ben 61 imprese (da 3.902 a 3.841); i servizi di alloggio e di ristorazione, pari al 4,4%del totale delle imprese, ha subìto una flessione di 33 unità (da 3.125 a 3.092).
Crescono del 2,4% infine – in controtendenza alle altre attività – le agenzie di viaggio e noleggio, con un incremento di 38 società (erano 1.588, oggi sono 1.626) e gli altri servizi alla persona (di 39 unità, da 12.068 a 12.107).