Lo spettro dell’ Ecotassa campeggia. I Comuni tremano

Se il presidente Anci Puglia si appella a Vendola per contenere gli aumenti, Salvatore Negro chiede al governo regionale un provvedimento urgente. E Forza Italia attacca il Governatore di Puglia ‘A pagare saranno i cittadini più deboli’

L’Ecotassa incombe nuovamente. E se tanti Comuni per il 2014 se la sono scampata – come Lecce – ora di nuovo ritorna il rischio per i cittadini di dover pagare a causa di una raccolta rifiuti non gestita come dovrebbe.

Il presidente Anci Puglia, Luigi Perrone, ha già inviato una nota al presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, all’assessore all’Ambiente, Lorenzo Nicastro, e al presidente del Consiglio regionale, Onofrio Introna, per chiedere formalmente che l’Ente di via Capruzzi attivi tutte le iniziative utili a contenere l’aumento dell’ecotassa per l’anno 2015 per tutte quelle Amministrazioni che non abbiano raggiunto le percentuali di raccolta differenziata previsti dalla legge.
Sì, perché i Comuni sono in sofferenza, e non è cosa di oggi.

Il presidente Perrone ha chiesto, inoltre, di prevedere anche meccanismi di premialità per i Comuni virtuosi che, invece, hanno raggiunto gli obiettivi stabiliti dal legislatore nazionale e dall’amministrazione regionale, come riconoscimento e incentivo alle buone politiche ambientali.
 
Ad esprimersi anche  il presidente del Gruppo Udc, Salvatore Negro, che chiede al Governo regionale una ulteriore proroga per l’applicazione dell’ecotassa per venire incontro ai Comuni che riusciranno ad aumentare la raccolta differenziata del 5% nell’anno in corso. “L’ecotassa– dice Negro –ricadrà solo sulle tasche dei cittadini e non colpirà quegli amministratori che non sono stati capaci di aumentare la raccolta differenziata. Invitiamo il Governo regionale a emanare un provvedimento urgente per venire incontro ai Comuni che, pur tra mille difficoltà, riusciranno a migliorare il servizio nel 2015”.

La politica – ha sottolineato il capogruppo Udc –  ha il dovere di mettere in campo strategie che evitino un ulteriore tassazione per  le famiglie già colpite duramente dalla crisi economica. L’applicazione dell’ecotassa graverà solo sulle fasce più deboli della popolazione. Non saranno colpiti gli amministratori incapaci”.

Nella sola provincia di Lecce sono 47 i Comuni che non hanno centrato l’obiettivo nel 2014, circa la metà. “Un dato sintomatico – afferma Salvatore Negro – di una serie di problemi che stanno alla base del sistema di raccolta differenziata. Innanzitutto bisogna considerare che il ciclo dei rifiuti non si è mai chiuso in Puglia e che in questi anni sono mancate da parte della Regione strategie per incentivare la raccolta differenziata, come le convenzioni con i centri commerciali e altri luoghi di interesse pubblico che potrebbero essere ottimi centri di raccolta, e la nascita di piccoli impianti di compostaggio diffusi su tutto il territorio. Prima di applicare una nuova tassa “ingiusta”, perché sarebbe pagata solo dai cittadini, occorre mettere in atto nuovi interventi finalizzati a incentivare la raccolta differenziata”.

Invitiamo il Governo regionale  – conclude il presidente Negro – a presentare già nella prossima seduta del Consiglio un provvedimento urgente che modifichi la determina del 13 gennaio u.s. e venga incontro ai Comuni che saranno in grado di aumentare almeno del 5% la raccolta nel 2015. In tal modo si potrà centrare l’obiettivo del 40%, chiesto dall’Unione Europea, in modo graduale senza gravare sulle tasche dei cittadini soprattutto in un periodo di crisi come quello attuale che sta mettendo a dura prova le famiglie pugliesi”.

Il centrodestra non si risparmia, poi, per fare considerazioni amare in merito alle scelte del governo regionale. “Sull’ecotassa si sta scoprendo la confusione del centrosinistra che, come sempre, sarà scaricata sui cittadini che fanno il loro dovere e che pagheranno di più per l’ecotassa”. Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Antonio Scianaro. “Uno sfacelo –aggiunge- dove manca qualsiasi principio di premialità per i Comuni virtuosi che si sono sobbarcati l’aggravio delle spese per la raccolta differenziata. Ergo, i cittadini hanno dovuto pagare in più per l’avvio del nuovo sistema costosissimo per le casse pubbliche. Ciò che stona è che se da un lato i Comuni inadempienti, rispetto agli obiettivi prefissati di raccolta, pagheranno l’ecotassa al massimo dell’aliquota; dall’altro non c’è alcuna forma di sostegno per quelli che, invece, hanno portato a compimento il loro compito. La sinistra preleverà altri soldi dalle tasche dei cittadini, continuando beatamente a sperperare tra clientelismi e sprechi vergognosi”.



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