
Il presidente di Sgm Mino Frasca denuncia la situazione di grave degrado delle fermate delle autolinee di trasporto urbano, la cui gestione compete all’amministrazione comunale, e chiede al sindaco Perrone di sbloccare l’annosa questione legata alla gara per l’affidamento della realizzazione e della gestione di pensiline e paline informative.
“Purtroppo – fa sapere – la situazione delle fermate delle linee urbane in città è vergognosa. Sono sporche e imbrattate, molte con i vetri rotti e senza sedute, qualcuna persino con l’addobbo di una folta vegetazione che vi è cresciuta sopra a causa dell’abbandono. Sta arrivando agli utenti una chiara dimostrazione di superficialità e menefreghismo e l’immagine complessiva di una città come la nostra è seriamente compromessa dalla situazione delle fermate, vere e proprie nicchie di incuria e disordine".
A me personalmente e a Sgm, che è in prima linea su questo fronte pur non avendo alcuna responsabilità al riguardo, arrivano quotidianamente decine di segnalazioni e di messaggi di protesta per un servizio oggettivamente scadente. Peraltro, solo una settantina delle circa 400 fermate esistenti sono dotate di pensilina, nelle condizioni critiche in cui si trovano, mentre le restanti risultano prive di paline informative e di alcuna segnalazione e sono, di fatto, irriconoscibili".
Nonostante i nostri continui solleciti, formali e non, all’amministrazione comunale, non si riesce a portare a termine la procedura burocratica relativa alla gara per l’affidamento della realizzazione e della gestione di pensiline e paline informative. Un ostacolo che impedisce a Sgm di dotare le fermate di tutta una serie di servizi per l’utenza tecnologicamente avanzati e del relativo piano di comunicazione, che sono pronti e aspettano solo di entrare in funzione".
Visto che l’ufficio comunale competente non riesce a sbloccare la situazione – continua Frasca – chiedo al sindaco Perrone di intervenire in prima persona e risolvere un problema molto importante sul piano dei servizi della mobilità e del decoro della città. Una situazione questa che stride con le grandi sfide che lo stesso primo cittadino ha lanciato (su tutte la candidatura a Capitale europea della Cultura) per il futuro di Lecce, per la sua crescita e per la sua visibilità a livello internazionale. Confido nella sua sensibilità e nel suo pragmatismo, che mi auguro risultino decisivi a sciogliere un nodo con cui abbiamo a che fare da 7 anni”.